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Claudia Crabuzza  

Grazia, la madre  

contiene cd e

Omaggio in musica a Grazia Deledda
2022, € 20

Formato 14x14, pp. 48, con fotografie di  Marianne Sin-Pfältzer e i dipinti di Narcisa Monni         

 

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Premio Nobel per la letteratura, Grazia Deledda nella sua opera ha trasposto l’eredità di un intero popolo nella dimensione del simbolo, conferendo un valore più esteso a fantasie e immagini sedimentate nella memoria collettiva. Proiettata nella luce del mito, la Sardegna è stata assunta come metafora di una terra senza tempo in cui si staglia comunque un forte sentimento di appartenenza, mentre d’intorno a quel paesaggio si consuma l’eterno dramma del vivere. 

Figlia della stessa terra e tra le voci più originali della scena musicale sarda, Claudia Crabuzza rende ora omaggio alla densità della sua opera, che ha trasformato il piccolo mondo delle origini in un racconto universale di emancipazione al femminile. Per iniziativa di Stefano Starace, autore anche dei testi, e con le musiche e gli arrangiamenti di Andrea Lubino e Fabio Manconi, in dieci canzoni sono stati tradotti in musica altrettanti romanzi della Deledda, capaci di parlare ancora al cuore della sensibilità contemporanea. 

Con scritti di Dino Manca, Neria De Giovanni e Antonello Zanda, i dipinti di Narcisa Monni, le fotografie di Marianne Sin-Pfältzer, una poesia di Paolo Pillanca, le traduzioni in sardo di Michele Pio Ledda e, tramite QR Code, gli Itinerari deleddiani di Remo Branca, un sentito omaggio a Grazia, la madre

Un progetto "corale e partecipato" anche dal punto di vista musicale, con numerosi musicisti e artisti tra i quali Canio Loguercio e Massimo Donno 

 

 

crabuzza



Targa Tenco 2017 per il miglior album in dialetto, Claudia Crabuzza, fondatrice e voce dei Chichimeca, è al suo secondo disco come solista

 

 

 

 

Ciò che convince di più del lavoro di scrittura di Starace, Lubino e Manconi è l'intreccio tra i temi cari alla Deledda e quelli della cantautrice Crabuzza (...) Era indispensabile questo connubio perché la canzone vive sempre nella voce di chi la canta Paolo Talanca, Avvenire

Qui sono la voce e la sensibilità di Claudia Crabuzza a dare nuova vita alle suggestioni della Deledda con un registro grave e accorato che rimanda alle migliori stagioni della canzone di protesta, a quel sentimento popolare che in tempi passati era la cifra stilistica che caratterizzava la musica dei Chichimeca (...) Una moltitudine di esperienze ben distribuite nelle undici tracce del disco, tutte pensate e ispirate dai libri della Deledda e dalle sue ossessioni Claudio Loi, Sa Scena

Di canto in canto, come di pagina in pagina, sfilano così davanti ai nostri occhi storie di morte e d’amore, di fatica e solitudine, di gente che non mangia e di cose da niente che, a guardarle bene, sono la sostanza stessa delle nostre vite. (...) la potenza dei temi e delle immagini, veicolate con credibilità da suoni asciutti, impastati di terra e vento, scanditi dai ritmi ancestrali del respiro e del lavoro, danno al disco una credibilità e un dignitoso contegno che dispone ad un ascolto attento e dedicato Alessandro Hellmann, Musicalnews

In tutto undici brani che ci restituiscono una Crabuzza-artista che non fa mai arte per l’arte, il canto per il canto: anche questa volta, attraverso la suggestione dell’universale parola di Grazia Deledda, riesce a mettere a fuoco una melodia che è soffio dell’anima, fragment di vita e di storia, di Sardegna e di Mondo Mimmo Mastrangelo, Avanti!

I testi di Stefano Starace sono intensi e poetici, gli arrangiamenti di Lubino e Manconi sono curati e suonano vivi e veri. Claudia Crabuzza canta con passione, con rabbia e anche con dolcezza (...) “Grazie la madre” è un disco d'amare, dove musica e letteratura danzano pericolosamente tra disperazione e speranza, regalandoci momenti di grande bellezza Marco Sonaglia, Blogfoolk

Che meraviglia, la coerenza di un'artista; caparbia e appassionata, si dedica da decenni alla ricerca, alla sperimentazione, affinando, anno dopo anno, le proprie arti comunicative, variando tematiche, ma rimanendo legata ai motivi di base della propria esistenza Laura Bianchi, Mescalina

Un lavoro davvero molto particolare e coraggioso che nel suo intento ha pochi esempi di paragone nel nostro paese (...) La cantautrice sarda ritrova nei testi temi cari al suo percorso musicale, in cui si immedesima dando prova ancora una volta delle sue grandi doti di interprete Giorgio Zito, TomTomRock 

Claudia Crabuzza è maestra nel restituire la voce di altri attraverso la propria, come se riguardasse appunto lei stessa Silvio Mauro, Music Map

Anche in virtù del concorso appassionato di una folla di strumentisti e cantanti ospiti, il disco salta con agilità gli ostacoli e trova le chiavi interpretative giuste a rendere vivide le immagini evocate, escludendo l'oleografia Piercarlo Poggio, Blow Up

Per appassionata iniziativa di Stefano Starace , cui si deve il problematico lavoro di sintesi e di restituzione in versi dell'opera della scrittrice sarda. A dare corpo a donne, uomini e paesaggi inscritti a fuoco nel drammatico ciclo del vivere provvedono un suono asciutto impastato di terra e di vento e la voce espressiva di Claudia Crabuzza, figlia degli stessi miti e della stessa identità  Alessandro Hellman, Rockerilla

Operazione coraggiosa (...)  le radici e le ali, il deposito millenario e le torsioni della contemporaneità assieme ritrovati Guido Festinese, Alias-Il Manifesto

Con il suo timbro ruvido e allo stesso tempo dolce, Claudia Crabuzza si fa perfetta interprete dell’estroso e romantico senso della vita che la scrittrice sarda incarnava Viviana Berardi, Vinile

Belle melodie, arrangiamenti eleganti e variegati ed eccellenti interpretazioni vocali hanno così ridato vita alle parole della grande scrittrice rievocando splendidamente l’opera della grande scrittrice sarda, i suoi temi prediletti, le tradizioni, i paesaggi e l’amore per la sua terra conferendo loro nuovamente un afflato universale e di grande attualità Massimo Ferro, FolkBeat 

una scintillante interpretazione, a volte in dialetto, di temi senza tempo Raffaello Carabini, 50+

un lavoro intenso e raffinato, di squisita fattura, in cui le menti migliori dell’isola (e anche dal ‘continente’) si sono associate in una straordinaria sinergia musicale, letteraria ed artistica Maria Macchia, L'isola che non c'era

Nel segno di un meticoloso lavoro sui testi poi trasposti in musica, pervenendo a un risultato alla fine persino solare, estroverso, diretto, assolutamente fruibile. Come sempre generoso (quando c'è di mezzo Squilibri) e bello a vedersi il booklet  Alberto Bazzurro, MusicaJazz

un album straordinario che fonde la letteratura e la musica in modo magico. Claudia Crabuzza si dimostra una talentuosa interprete e cantautrice, capace di onorare la sua eredità culturale e regalarci un’opera di grande valore artistico. Questo album oltre ad essere un omaggio affettuoso e vibrante a pagine importanti della nostra letteratura è un’autentica gioia per gli appassionati della cultura sarda e della buona musica Maurizio Galli, Musicalmind

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