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EM 1
World Music

contiene cd

Rivista degli archivi di etnomusicologia dell'Accademia di Santa Cecilia
2003, 
€ 19
Formato 16.5x24, nuova serie, n. 1, pp. 190

 

In offerta con il 5% di sconto

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Nata verso la fine degli anni ’80 come un movimento caratterizzato dalla mescolanza di musiche di varie provenienze e sorretta da un afflato ecumenico consacrato in grandi eventi umanitari in mondovisione con vedettes internazionali come Peter Gabriel e Paul Simon, la “world music” pone una serie di inquietanti problemi a cui il primo numero monografico (World Music. Globalizzazione Identità musicali Diritti Profitti) della nuova serie di EM-Rivista degli Archivi di Etnomusicologia dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia cerca di rispondere

Tra questi problemi, lo sfruttamento a puri fini spettacolari di musicisti non-professionisti, catapultati nelle sale da concerto o in mega-raduni all’aperto, a beneficio degli abbonati di teatri d’opera o di giovani appassionati delle scarpe Nike; la sensibile alterazione di un tradizionale uso sociale della musica nelle realtà di provenienza per la trasformazione di alcuni di questi musicisti in stelle dello spettacolo; la falsificazione dei repertori musicali originari per ragioni puramente commerciali e il persistere di un totale disinteresse verso i legittimi diritti di proprietà morale e materiale delle diverse musiche, spregiudicatamente utlizzate nei circuiti dello show business.

Con saggi di Francesco Giannattasio, Denis-Constant Martin, Steven Feld, Giovanni Giuriati, Francesco de Propris, uno scritto ancora attuale di Diego Carpitella, i documenti dell’UNESCO sulla tutela delle musiche di tradizioni e un’ aggiornata bibliografia a cura di Laura Leante. Nel cd-rom gli atti del XV European Seminar in Ethnomusicology con brani audio e video sulle musiche del mondo.

Accademia


Gli Archivi di Etnomusicologia sono depositari della più importante raccolta di musiche di tradizione orale rappresentativa delle varie aree geografiche e culturali del nostro paese.

 

 

Lo studio sistematico di un fenomeno come quello della cosiddetta world music equivale in parte a stilare uno sconsolante catalogo di mistificazioni, appropriazioni indebite, disinformazioni fraudolente, primititivismi ostinati e nostalgici esotismi. Marco Boccitto, Il manifesto

La world music, che va tanto di moda, e il lavoro dimenticato dell’etnomusicologo che attraversa il mondo e vive con popoli lontani per studiare le loro musiche…. Dai rulli di cera dei primi del ‘900 ai sofisticati sistemi di registrazione digitale,il corpus delle musiche del mondo è ormai estesissimo. Giovanni Fratello, L’Unità

Un valido ausilio per la comprensione di uno dei fenomeni musicalmente più rilevanti, sebbene oggettivamente controversi, della globalizzazione, la world music … che sembra evidenziare le ambiguità e le contraddizioni di un processo celebrato, un po’ frettolosamente, come occasione di riscatto e liberazione. Gianluca Veltri, Il quotidiano della Calabria

 

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