Piero Ciampi
Siamo in cattive acque
In uscita il 21 novembre, ora in pre-order a 25 euro invece di 28
Canzoni inedite, a cura di Enrico de Angelis
2024, CON 2 CD, € 28
Formato 14x14, pp. 72, con fotografie di Uliano Lucas e collage digitali di Daisy Jacuzzi
32 canzoni di cui 11 del tutto sconosciute, e offerte all’ascolto per la prima volta, e 21 allo stesso modo inedite ma come varianti di canzoni già note, anche se con significative differenze rispetto alle versioni pubblicate. E tutte con la viva voce di Piero Ciampi, a volte in registrazioni definite negli arrangiamenti e nell’orchestrazione, pronte insomma per andare in stampa, altre volte come provini, comunque di grande impatto emotivo nel restituirci le modulazioni sempre diverse del canto e del recitato dell’autore e di straordinaria importanza culturale consentendoci di seguire i progressivi affinamenti di una melodia o di un testo.
Un ritrovamento che ha del miracoloso ma che, come spiega il curatore Enrico de Angelis nell’introduzione, è frutto di una grande passione per l’opera di Ciampi, coltivata per tutta la vita e orientata verso la ricomposizione della sua eredità artistica, grazie anche alla disponibilità di altri appassionati e alla collaborazione di co-autori di Ciampi come Gian Franco Reverberi, Gianni Marchetti, Pino Pavone e Roberto Ciampi, fratello di Piero. Brano dopo brano, in anni di paziente ricerca, ha preso così corpo questa raccolta di canzoni inedite che riguarda due fasi della vita artistica del cantautore livornese: il breve periodo, pressoché sconosciuto, in cui nel 1967 lavorò col musicista genovese Elvio Monti e la più assidua collaborazione negli anni Settanta con Gianni Marchetti. A quest’ultimo periodo risalgono anche gli studi preparatori per l’album di Nada del 1973, Ho scoperto che esisto anch’io, con brani che sono i palesi progenitori delle canzoni poi pubblicate ma anche due completamente inediti, e interpretati tutti da Piero Ciampi al femminile, come se a cantare fosse per l’appunto Nada.
Il titolo del doppio CD, così pertinente ai tempi che viviamo, deriva da uno degli autografi pubblicati nel booklet, vale a dire le ultime due paginette di una minuscola rubrica telefonica in cui Ciampi verga di suo pugno una possibile tracklist di un album a venire, intitolandolo per l’appunto Siamo in cattive acque e includendovi cinque dei brani pubblicati ora.
Nel corposo booklet, un'ampia introduzione di Enrico de Angelis, autografi di Ciampi, le fotografie inedite di Uliano Lucas, che ci restituiscono un’immagine alquanto insolita del cantautore toscano negli anni Sessanta, e i collage digitali di Daisy Jacuzzi che sembrano esaltare quella tensione verso il 2000 ricorrente nelle sue canzoni.
Siamo in cattive acque uscirà nel solo formato fisico di un doppio CD e, in anteprima nazionale, sarà presentato nella prossima edizione del Premio Ciampi il 21 novembre
Il CD
CD 1 Le canzoni
1 Il tuo corpo #1 (1.33)
2 Perché (2.26)
3 Va, la vita va (2.37)
4 Un giorno o l’altro ti ucciderò (2.41)
5 Triste triste (Livorno #0) (2.57)
6 Non c’è più l’America #0 (1.58)
7 Miserere #0 (2.05)
8 Conphiteor #1 (2.22)
9 Mai muoversi (4.38)
10 Fra 30 anni (5.43)
11 Io e te, Maria #0 (3.25)
12 Il lavoro #0 (6.43)
13 Confiteor #0 (3.41)
14 Sul porto di Livorno #0 (3.42)
15 Sono seconda (3.57)
16 Come faceva freddo #0 (3.38)
17 Eri proprio tu #0 (3.31)
18 Zambaro #2 (4.00)
Durata totale 62.29
CD 2 Le incompiute
1 L’amore va (2.57)
2 Ed ora dove andrai? (3.04)
3 Il tuo corpo #0 (2.38)
4 Viso di primavera #0 (2.42)
5 Se… ma… no… #0 (5.21)
6 Se… ma… no… #1 (5.00)
7 Miserere #2 (3.54)
8 Questo è un miserere #4 (2.23)
9 Non c’è più l’America #2 (1.49)
10 Non c’è più l’America #3 (3.13)
11 Madonnina del 2000 #1 (5.13)
12 Hitler in galera #1 (2.28)
13 Hanno arrestato anche l’inverno #1 (3.30)
14 La storia del signor YX #1 (3.49)
Durata totale 48.40
NB. La numerazione delle varianti dei brani è stata stabilita in base all’ordine cronologico della registrazione del brano, certa o presunta.
Restauro e ottimizzazione documenti sonori
Stefano Amerio, Studio Artesuono Udine
Roberto Cetoli, Accademia Recording Studio Verona
Valerio Daniele, Chora Studi Musicali, Calimera (LE)
Mastering
Valerio Daniele, Chora Studi Musicali, Calimera (LE)
Dall'introduzione di Enrico de Angelis
La sera del 26 maggio 1962, adolescente, ero a vedere la tv al bar (com’era abitudine in famiglia non avendo ancora il televisore in casa) e nel programma “Il signore delle 21” appare a un certo punto, stancamente abbarbicato su un’impalcatura, un bel giovanotto che improvvisamente mi incanta, per la canzone che languidamente intona, dalla musica ipnotica, ma soprattutto per la voce che non dimenticherò più. Nel mezzo della canzone (Lungo treno del Sud) si intromette il conduttore, Ernesto Calindri, che lo presenta come un cantante nuovo di zecca avviato verso il successo: Piero Litaliano. Qualche anno dopo, la sera del 25 giugno 1964, sempre davanti alla tv ma stavolta a casa, vedo Mike Bongiorno che annuncia alla “Fiera dei sogni” un cantautore dal nome mai sentito prima, Piero Ciampi, e appena costui entra in scena, senza che neppure apra bocca, intuisco trattarsi dello stesso di quella sera di due anni prima. Da lì in avanti, imparato il cognome vero, seguirò ininterrottamente il suo percorso artistico, e il 19 dicembre 1975, scoprendo con sorpresa sul giornale della mia città che la sera stessa si esibisce allo storico Derby Club, corro a Milano con la mia Alba, finalmente lo vedo dal vivo, scazzi col pubblico compresi, e a fine serata mi arrischio a parlargli, scoprendolo irritato perché la sua casa discografica stava per mettere in commercio il suo nuovo album Dentro e fuori a un prezzo ridotto come fosse un prodotto di serie B. L’anno dopo, verso le due della notte del 26 agosto, nella hall del mio albergo di Sanremo dove soggiorno per la terza Rassegna della canzone d’autore del Club Tenco, sto per rientrare in camera quando vedo avvicinarsi al banco del check-in nientemeno che lui, Piero Ciampi. Dice di essere affamato, lo faccio salire sulla mia 500 e giriamo in cerca di bar aperti dove comunque non mangerà nulla, come del resto in tutti i tre giorni di permanenza sanremese, durante i quali non lo mollerò mai.
Mi sono dilungato a ricostruire, con tanto di date, le tappe principali del mio approccio diretto, e subito appassionato, alla figura di Piero Ciampi per spiegare come, essendomi poi così fortemente interessato alla sua opera, abbia raccolto per tutta la vita molti materiali su di lui, grazie soprattutto alla generosa disponibilità di alcuni artisti che hanno collaborato fraternamente con lui quali Gian Franco Reverberi, Pino Pavone, Gianni Marchetti e, infine, un fratello vero, Roberto. Un volume di materiali che mi ha permesso fino ad ora di curare su Piero, con l'aiuto di compagni e amici, quattro libri e mezzo nonché un doppio cd, intendo antecedente a questo che avete tra le mani. Ecco spiegato perché oggi posso pubblicare - e finalmente mi sono deciso a farlo - anche questa messe di sue inedite registrazioni in voce raccolte e custodite lungo un percorso di tanti anni, sempre con l'aiuto di altri appassionati, collezionisti e amici che nomino e ringrazio uno per uno nei crediti di questo libretto.
Ottenuto l’immediato appoggio morale del Premio Ciampi, che già nel 2023 ha ospitato l’annuncio del progetto, non ho avuto alcuna difficoltà nel trovare subito anche l’incondizionata disponibilità di Mimmo Ferraro a produrre e pubblicare il tutto in questo doppio cd tra le edizioni raffinate di Squilibri.
I “cimeli” qui raccolti risalgono a un decennio che si colloca fra 57 e 47 anni or sono, insomma mezzo secolo fa. Gli ascoltatori dovranno perciò pazientare se a volte la qualità tecnica dell’ascolto lascia a desiderare: le fonti da cui provengono questi reperti sono le più diverse e le più precarie. Ma tutti noi che abbiamo creduto in questo progetto siamo convinti che, sia come documento storico sia come messaggio artistico, questo corpus poetico-musicale abbia un valore che sopravanza su tutto.
Piero Ciampi (Livorno 28 settembre 1934-Roma 19 gennaio 1980), è stato uno dei più grandi poeti in musica che l'Italia abbia mai avuto (foto di Uliano Lucas, 1965)