EM 2
Musica e religione
Rivista degli Archivi di Etnomusicologia di Santa Cecilia
2006, € 21
Formato 16.5x24, anno II, n. 2, pp. 287
In offerta con il 5% di sconto
Cantare, suonare uno strumento o danzare sono spesso sinonimi di pregare, chiedere una grazia, lasciarsi possedere da un dio: i nessi tra musica e religione sono indagati nel secondo numero di EM, la Rivista degli Archivi di Etnomusicologia, nel contesto delle tradizioni cattoliche, ebraiche ed islamiche, con un’attenzione particolare ai repertori liturgici di tradizione orale e alle manifestazioni della devozione popolare.
Attraverso la trascrizione e l’analisi musicale, l’indagine storica e antropologica dei contesti sociali e la documentazione etnografica, sono affrontate questioni di fondamentale importanza quali il rapporto tra tradizione e cambiamento, la musica e l’identità culturale, il significato dei suoni nella dimensione rituale, i sincretismi e i conflitti tra influenze colte e autonomia della tradizione folklorica.
Con saggi di Girolamo Garofalo, Nicola Tangari, Walter Brunetto, Francesco Spagnolo, Edwin Seroussi, Simone Tarsitani, Sandro Biagiola, Giorgio Adamo, Gianfranco Spitilli e Maurice Bloch e, nel dvd allegato, materiali audio, video e fotografici.
Leggi l'Editoriale di Giorgio Adamo
L’idea di dedicare un volume al tema Musica e religione è andata via via maturando nel corso di questi anni come punto di incontro di diverse linee di ricerca. Da una parte, nell’ambito del lavoro di riordino delle collezioni degli Archivi di Etnomusicologia, comprendente il trasferimento in digitale delle registrazioni sonore e la loro catalogazione sistematica, si sono riproposti all’attenzione repertori specifici di grande interesse, come le raccolte di musica tradizionale liturgica di Leo Levi, che hanno stimolato il coinvolgimento di esperti come Francesco Spagnolo, per la parte ebraica, e Nicola Tangari, per quella cristiana: in questi casi dal lavoro di catalogazione è emersa una riflessione critica più ampia sull’attività di Leo Levi e sulle tradizioni musicali documentate, di cui fanno parte i contributi di Spagnolo e Tangari qui presentati e la scheda biografica di Walter Brunetto. A questo filone di indagine è venuto pressoché spontaneo ricollegare il lavoro che da molti anni Girolamo Garofalo sta svolgendo sul canto bizantino degli arbëreshë di Sicilia, e in particolare l’interessante confronto tra le registrazioni di Ottavio Tiby dei primi anni Cinquanta, conservate negli Archivi, e l’odierna prassi esecutiva.
Se su questo fronte, dunque, si è delineato un percorso a partire dai materiali di archivio, il tema del rapporto tra musica e religione si è parallelamente imposto all’attenzione nell’ambito delle ricerche sul campo svolte in questi ultimi anni da diversi studiosi, in Italia e in altri Paesi: ciò non deve meravigliare se si pensa a come l’esperienza religiosa, in diverse culture, rappresenti un contesto tuttora vivo di socializzazione, di prassi esecutiva e di manifestazione dell’identità culturale. I contributi di Seroussi, Tarsitani, Adamo e Spitilli qui presentati, relativi alle sinagoghe del Marocco, a un rituale islamico in Etiopia, a un pellegrinaggio mariano in Calabria e a una festa per il santo patrono in Abruzzo, testimoniano dell’attualità di un’indagine sul rapporto tra suono, musica, danza ed esperienza devozionale. In una tale prospettiva di confronto tra passato e presente si colloca opportunamente l’ampia disamina di Sandro Biagiola sui repertori religiosi nel folklore italiano basata su un sistematico spoglio delle raccolte conservate presso gli Archivi di Etnomusicologia. Infine, a chiusura del volume, viene riproposto in traduzione italiana un importante contributo teorico alla comprensione dei meccanismi di comunicazione nei contesti rituali e religiosi, con particolare riguardo al ruolo del linguaggio formalizzato e quindi del canto e della danza, pubblicato nella metà degli anni Settanta da Maurice Bloch.
Il DVD allegato al volume ne è parte integrante a tutti gli effetti proprio nella misura in cui il suono, le esecuzioni musicali e i comportamenti sono il vero oggetto del discorso: nella sua realizzazione si è cercato in particolare di favorire il più possibile una integrazione dei diversi piani della comunicazione scientifica.
La parte del DVD leggibile solo attraverso un computer consente, ad esempio, durante l’ascolto dei brani audio, di visualizzare sullo schermo in modo interattivo eventuali testi verbali, trascrizioni su pentagramma, documenti fotografici utilizzati dagli autori nei saggi. Ad integrazione del saggio di Garofalo, inoltre, sono consultabili su tale supporto l’inventario dei brani della raccolta oggetto dello studio e un glossario dei termini innografici e liturgici. Mentre per quanto riguarda i documenti video, relativi ai saggi di Tarsitani, Adamo e Spitilli, se ne è predisposta anche una versione leggibile per mezzo di un normale lettore DVD collegato al televisore, per una migliore resa qualitativa.
Gli Archivi di Etnomusicologia dell'Accademia Nazinoale di Santa Cecilia soo depositari della più importante raccolta di musiche di tradizione orale rappresentativa delle varie aree geografiche e culturali del nostro paese.
Affronta un argomento importante, come il rapporto musica e religione, con piglio innovativo e contemporaneo, innervandone le maggiori peculiarità e adoperando sia la lente d’ingrandimento per i fatti d’oggi sia il cannocchiale rovesciato per capire meglio la prospettiva storica. Fabio Francione, Il cittadino
Un volume denso e stimolante che integra indagine sul campo e ricerca storico-musicale e diventa occasione per discutere temi come tradizione e mutamento, identità culturale, ruolo della notazione musicale scritta, rapporti tra tradizione orale popolare e musica colta. Ciro De Rosa, World Music
Gli studi di questa pubblicazione sono molto interessanti e autorevoli. (...) Certo non è confortante constatare che nelle pontificie università e nei loro annessi istituti superiori di scienze religiose non è assoiutamente tenuta in conto la musica nella sua valenza di linguaggio della comunicazione della fede e di ermeneutica biblica e teologica. Pasquale Troìa, Religione Scuola Città