Carpino (FG) 5-10 agosto 2017
Per il 2017 prosegue e, anzi,si rafforza la collaborazione con il Carpino Folk Festival che, giunto alla XXII edizione, ha il merito di insistere su iniziative che concorrono allo sviluppo del territorio e, nel delirio estivo di eventi più o meno improbabili, di tenere la barra puntata sulle musiche di tradizione o su una 'certa' canzone d'autore, con momenti di approfondimento critico e anche di formazione.
Le proposte Squilibri per questa edizione iniziano il 6 agosto alle 17.26, alla Stazione di San Severo per il "Cantar viaggiando" (sulla tratta Foggia – Peschici Calenella) di Piero Brega, voce carismatica del Canzoniere del Lazio e tra le migliori espressioni del cantautorato italiano, con Oretta Orengo e i suoi strumenti (oboe, corno inglese e chitarra) per un racconto, in voce e in musica, della realtà del nostro paese alla stregua di moderni cantastorie. (Entro la fine dell'anno, Brega pubblicherà con Squilibri un cd-book che, per racconti e canti, ripercorre tutta la sua splendida carriera, con alcuni inediti e la sorpresa di un fine narratore anche in punta di penna).
Sempre il 6 agosto, alle 21, a Bagno di Varano è la volta dell'Orchestra Bottoni (che consideriamo un po' anche nostra e non solo per la presenza nell'organico di Alessandro D'Alessandro...): un’orchestra e una voce, un viaggio musicale e culturale tra la canzone d’autore, la tradizione mediterranea, il jazz e altro ancora, in un concerto che travalica confini e steccati, con vertiginosi passaggi da ritmi di tarantella a ninne nanne appassionate con un organico tanto ampio da animare ogni angolo del palco con una presenza scenica che contribuisce a dar vita ad uno spettacolo vivo ed energico.
Il 7 agosto, alle 19.00, alla Stazione di San Severo, nella stessa tratta delle Ferrovie del Gargano Foggia – Peschici Calenella, prende inizio "Canti, smarrimenti e ipocondrie d'ammore" di Canio Loguercio & Alessandro D'Alessandro (Targa Tenco 2017 miglior album in dialetto) con Fabio Renzi (segretario generale Symbola): fra appunti sparsi, chiacchiere, ballate e canzoni d’ammore a fil’e voce, una storia intima e condivisa sulla memoria, la bellezza e l’abbandono, nel ricordo dell’amico fraterno Matteo Fusilli, figlio di questa terra garganica, con il quale abbiamo imparato a scrivere parole nuove.
Ancora il 7 agosto, allle 21, nel centro storico di Carpino, focus sulle musiche di tradizione orale delle quattro regioni colpite di recente dal terremoto alle quali è dedicato l'intero festival (Abruzzo, Umbria, Marche e Lazio) in relazione a pubblicazioni di rilevante interesse storico e culturale, vale a dire i 4 volumi della collana "I giorni cantati" del Circolo Gianni Bosio, il volume dedicato alle registrazioni di Tullio Seppilli e Diego Carpitella in Umbria e un altro ancora in arrivo sulle registrazioni di Dario Toccaceli nelle Marche. A discuterne gli stessi autori dei libri presi in considerazione, ossia Omerita Ranalli (antropologa e responsabile dell'Archivio Franco Coggiola del Circolo Gianni Bosio), Alessandro Portelli (presidente del Circolo Gianni Bosio e autore di fama internazionale e non solo per i suoi lavori di storia orale) e Piero Arcangeli (compositore ed etnomusicologo, allievo di Seppilli e Carpitella, già Direttore del Conservatorio di Terni). Con loro, a dare un riscontro immediato della bellezza di questi repertori, tre delle più belle voci della musica popolare italiana, Antonella Costanzo, Susanna Buffa e Sara Modigliani, accompagnati da Alessandro D’Alessandro e Gabriele Modigliani. E a seguire la prima assoluta di "Vociantur" di un altro autore che sentiamo molto vicino come Salvatore Villani con l'ensemble La Montagna del Sole.
Il 9 agosto, alle 21, ad aprire il concerto in piazza saranno Gastone Pietrucci e la Macina che, al giro di boa dei cinquant'anni di carriera, continuano il loro appassionato e appassionante lavoro di ricerca e di riproposta per restituirci, con fedeltà filologica ma con pronuncia contemporanea, le gemme di una plurisecolare tradizione di canto che, per il loro tramite, si rinnova, negando decadenza e anacronismi e ribadendo la propria volontà ‘ostinata e contraria’ a durare nel tempo.
Ma è tutto il programma del festival, dai laboratori alle visite guidate fino al gran finale con Capossela e i Cantori di Carpino, da vivere dal 5 al 10 agosto: qui il programma completo.
I libri attorno ai quali si parlerà e canterà la sera del 7 agosto
Alessandro Portelli, a cura di, Mira la rondondella. Musica, storia e storie dai Castelli Romani
E grazie a Luciano Castelluccia e a tutto lo staff del festival per la fiducia che ci hanno rinnovato.