Bari, Fiera del Levante, Hall 5
1 novembre, ore 10,30
Con Ciro De Rosa, Radicanto, Acquasumarte, Tonino Zurlo e Annella Andriani
Io credo nella cultura dei “tramiti”, perché nessuno inventa niente, sono i periodi storici e le tensioni che portano a svelare tutto. Enzo è uno di questi tramiti, è solo un’antenna che ha percepito e ritrasmesso, uno baciato dal divino. Gesù Cristo stesso era un cantastorie. Con le sue parabole parlava della natura e degli ultimi. In maniera cruda ma vera, Enzo parla sulle piaghe aperte della società. Tonino Zurlo
Nelle case di Enzo ci sono passato diverse volte da solo o con vari compagni di viaggio (Teresa De Sio, Guido Chiesa, Stefano Di Lauro) e tutte le volte, anche quelle in cui mi ha fatto inquietare per la sua testardaggine, sono ritornato a casa con qualche consapevolezza in più.
Enzo suonava con il corpo, con il cuore e con il cervello.
Enzo era musica e parola.
Enzo era uno sguardo sul mondo, visto dalla punta dei piedi.
Era la sospensione di un tempo che si rovescia all’infinito.
Enzo, ti adoro e ti ringrazio, perché senza mangiare mi sento sazio. Giuseppe De Trizio (Radicanto).
Timisoara Pinto, Lavorare con lentezza. Enzo Del Re, il corpofonista