Piccola cucina cannibale di Lello Voce, Frank Nemola e Claudio Calia.
Pensavamo fosse esaurito, invece ci sono tornate indietro alcune copie da una libreria: ve lo riproponiamo, invitandovi ad ascoltare un brano che agita necessità urgenti quanto inattuali…
Ascolta Rivoluzione fragile (perché è oggi assolutamente necessaria una...)
Del resto, per l'animatore di questa singolare 'macchina celibe' difficile a definirsi (un CD di spoken music? un libro di poesia o una plaquette di poetry-comix?), la poesia è anche, se non soprattutto,
... un'arte che abita la politica e la storia. E che ne è abitata.La poesia è, dunque, sempre politica perché il poeta senza la polis semplicemente non esiste, e non esiste il senso del suo dire, a meno di trasformare in soliloquio ciò che è strutturalmente dialogo, o, quanto meno, ventriloquio.
La poesia è sempre politica anche quando è poesia d’amore perché mai, come in amore, la politica si realizza, è necessaria, perché l’amore è relazione. La poesia è sempre politica, anche quando è puramente introspettiva, perché nessuna polis potrà vivere a lungo se essa non sarà formata da uomini che sappiano guardare dentro se stessi, tanto quanto sono capaci di leggere le contraddizioni in ciò che li circonda.
Ed essa lo è a maggior ragione quando si realizza in pubblico, quando, cioè, essa ritrova il circolo di una comunità, quando si situa tra la gente, quando il poeta, infine, restituisce al mondo ciò che al mondo ha rubato, per dargli un nuovo nome. (Lello Voce)