Come sigla "di martedì" di Giovanni Floris è stata scelta Sixteen Tons di Merle Travis, nell’esecuzione del cantante country Tennessee Ennie Ford, non si sa se per la bellezza della canzone o per l’attualità del testo ("un altro giorno più vecchio e più affondato nei debiti/ San Pietro, è inutile che mi chiami, non posso venire:/ ho dato in pegno la mia anima allo spaccio aziendale).
Sul significato di questa canzone, e delle sue “sotterranee” relazioni con i miti dei minatori della Valtrompia, parla diffusamente Bruno Pianta nel suo saggio nel volume Avanzamenti: la stessa canzone ritorna, non a caso, nella colonna sonora della “videoballata” omonima di Guido Bertolotti, Elisa Piria e Diego Ronzio che, “analogamente all’oralità e alla creatività collettiva” che intende rappresentare, “prende in prestito, imita, si appropria, metabolizza, ricombina e restituisce in nuova forma” i materiali documentari di cui è composta, per offrirci uno spaccato di grande efficacia sulla cultura del ferro in terra lombarda.
Ascolta e guarda Sixteen Tons di Merle Travis
Avanzamenti. Minatori, fabbri e operai nella ricerca sul campo e negli archivi, a cura di Guido Bertolotti.