Nicola Scaldaferri
Due ritratti dal Ghana
2018, € 15, II edizione
Formato 14x19, 14 foto a colori, pp. 72
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Una pratica musicale e alcuni processi culturali del Ghana ricostruiti attraverso due figure particolarmente rappresentative dei cambiamenti in atto nell’Africa sub-sahariana: Alhaji Abubakari Lunna, suonatore di lunna, il tamburo parlante dei musicisti professionisti attivi tra la popolazione dei Dagomba, nel nord del paese, e William Thomas Cheetham, fondatore e capo di una comunità religiosa cristiana, di ispirazione carismatico-pentecostale, nei pressi di Accra.
Accomunate dal fatto di essere al centro di un’attività musicale che coinvolge le rispettive famiglie e comunità di appartenenza, le due esperienze si pongono allo stesso modo all’incrocio tra tradizione e modernità, secondo le dinamiche di trasformazione determinate dalla globalizzazione. Un tema classico della musicologia africanista, quale quello dei tamburi parlanti, è vissuto così dal protagonista, grazie anche alle sue relazioni internazionali, in una dimensione comparatista di grande interesse e originalità, mentre in una devozione di derivazione occidentale risaltano le stratificazioni di antichi culti locali che concorrono ad esaltare le componenti musicali nell’espressione di un sentimento religioso.
Con una disamina storica e teorica delle tematiche di ricerca e degli aspetti metodologici del lavoro sul campo con strumenti e tecniche di ripresa audiovisiva, il volume e l’omonimo documentario costituiscono pertanto un’utile introduzione, anche a fini didattici, a temi e dinamiche che interessano vaste aree dell’Africa sub-sahariana.
Leggi l'introduzione di Stefano Allovio
L’antropologia della musica permette in molti casi di apprezzare la paradossale coesistenza di apertura e chiusura intorno a specifiche espressioni culturali ed artistiche. Infatti, se da un lato le musiche si espandono e si diffondono determinando paesaggi sonori pervasivi e scenari aperti di fruizione, dall’altro lato la loro produzione è il frutto di un lungo e complesso processo di incorporazione di abilità spesso trasmesse gelosamente all’interno di gruppi ristretti e altrettanto spesso connesse alla gestione di una specifica forma del potere.
Proprio la compresenza di chiusura e apertura è stata posta alla base di un progetto di ricerca dal titolo Associazioni chiuse o sistemi aperti? Le società segrete e le società iniziatiche in Africa equatoriale che ho diretto presso l’Università di Milano. Esso è stato ideato nell’ambito di un programma di ricerca (Le religioni come sistemi complessi: la dinamica interreligiosa tra aperture e chiusure), cofinanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (PRIN 2004) e diretto da Francesco Remotti.
Le indagini etnomusicologiche che Nicola Scaldaferri ha effettuato in Ghana nel quadro di tale progetto mostrano in modo egregio la connessione fra apertura e chiusura e al contempo la stretta relazione fra il possesso di determinate abilità musicali e l’esercizio del potere. Ciò è evidente nel caso del noto musicista Alhaji Abubakari Lunna, il quale, da una parte avvolge nella segretezza la pratica musicale nell’ambito familiare e locale in modo da riservarsi un sapere che attribuisce localmente potere, dall’altra spende la sua abilità e il suo sapere musicale in una arena globale, svelandolo, parzialmente, ad un pubblico esterno e competente (seminari nelle università americane, informazioni agli etnomusicologi di passaggio). Le abilità e i saperi musicali diventano segreti da occultare e svelare secondo puntuali strategie.
Queste dinamiche emergono non solo nel contesto rurale in cui vivono i Dagomba nel nord del paese, ma anche nel contesto urbano di Accra segnato dal proliferare di chiese pentecostali come la comunità religiosa di William Thomas Cheetham.
Dal materiale raccolto in Ghana e qui presentato si evincono quindi le interessanti dinamiche che si vengono a creare non solo a livello di comunità ma fra gli stessi membri della famiglia dei musicisti all’interno di strategie che solo in parte si svolgono localmente in quanto coinvolgono reti globali della produzione musicale. Questa compresenza di livelli emerge in entrambi i casi descritti consentendo di mettere in guardia da facili letture basate sulla dicotomia tradizione-modernità: due categorie molto più interconnesse di quanto spesso si voglia ritenere.
Il DVD
Due ritratti dal Ghana
Un documentario in due episodi:
Singing Drums: Alhaji Abukarari Lunna, musicista dagomba 18.00
Rising Power of God: William Thomas Cheetam e la Salvation Outrech Ministry Church 28.06
Riprese video: Nicola Scaldaferri
Registrazioni audio: Elisa Piria
Montaggio: Tommaso Vitali e Nicola Scaldaferri
Mastering e authoring: Tommaso Vitali
Immagini integrative: David Locke e Paul Lerman
Durata complessiva: 46.06
Dal documentario
Fotogallery
Etnomusicologo dell’Università di Milano, si occupa di musica elettroacustica e di pratiche musicali dell’Italia meridionale e dei Balcani. Per Squilibri ha pubblicato, con Stefano Vaja, Nel Paese dei cupa cupa. Suoni e immagini della tradizione lucana e curato, con Renata Meazza, Patrimoni sonori della Lombardia e, con Alexandra Nikolskaya, Lule sheshi. Omaggio all’arte poetica di Enza Scutari.
I due ritratti rispondono all'idea che la musica sia una forma di comportamento nella quale si riflettono dinamiche sociali, desideri e storia di un popolo e che in quanto tale essa diventi simbolo e metafora di alcuni aspetti non musicali della vita socio-economica di una comunità Simona Frasca, Alias-Il Manifesto
Due ritratti dal Ghana è un contributo rilevante sul piano della didattica sia per le modalità con cui sono esplorate le dinamiche culturali in area africanista subsahariana, sia sul piano metodologico, per l’esplicitazione degli aspetti tecnico-scientifici della rilevazione e per la auto-riflessività che pone il ricercatore di fronte a strategie e pratiche di negoziazione che entrano in gioco nella costruzione stessa dell’oggetto di studio. Ciro De Rosa, Blogfolk
Sospeso tra l’uso di un linguaggio divulgativo e tecnico, Scaldaferri ci introduce alla scoperta di alcuni processi culturali del Ghana, raccontando e intervistando due figure particolarmente rappresentative dei cambiamenti in atto nell’Africa sub-sahariana. Poste tra tradizione e modernità le due esperienze hanno in comune il coinvolgimento nell’attività musicale delle le rispettive comunità di appartenenza. Riccardo Santangelo, Amadeus