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Pippo Pollina  

L'altro 

2023, € 22
Formato 15x21, pp. 424 

 

In offerta con il 5% di sconto

€22.00
€20.90

Un musicista siciliano, con un largo seguito in Austria, Germania e Svizzera, al suo esordio nella narrativa con un romanzo che riflette la sua stessa traiettoria di vita, lanciata come un ponte tra mondi diversi.

Il racconto si articola così lungo due storie in apparenza senza alcuna connessione tra loro. Leonardo Conigliaro è un medico di Camporeale, un paesino dell’entroterra palermitano dove molto forte è la presenza della mafia. Frank Fischer è un giornalista tedesco, noto per le sue inchieste sugli intrecci tra politica e malaffare e per la denuncia delle infiltrazioni mafiose in Germania. 

Le loro vite scorrono in parallelo, senza alcun punto di contatto, mentre nel succedersi delle loro vicende personali si delinea uno spaccato di grande efficacia sulla realtà politica e sociale del tempo, dalla caduta del muro di Berlino all’attentato alle Torri Gemelle, e prendono progressivamente corpo altri fenomeni sociali come le traversie esistenziali dei nostri emigranti all'estero. Con la scoperta del segreto che lega inestricabilmente le loro esistenze, i due protagonisti sono chiamati a scelte che cambieranno per sempre le loro vite, strette infine in un abbraccio solidale.

 

 

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Con all’attivo 24 album, migliaia di concerti e collaborazioni di grande prestigio, da Linard Bardill a Franco Battiato, da Konstantin Wecker a Nada, dagli Inti Illimani a Georges Moustaki, Pippo Pollina è oggi uno dei più originali cantautori della scena europea. Insignito di diversi riconoscimenti, dal Premio per la Pace della città di Stoccarda al Premio Peppino Impastato, in tutta la sua carriera ha evidenziato una predilezione per la narrazione in musica che trova ora il suo coronamento in questo suo primo romanzo.

 

 

 

Un romanzo che attraverso la storia dei due protagonisti (...) racconta come la Storia sia destinata a condizionare le esistenze individuali con deviazioni imponderabili, ma anche di paternità, di migrazione e di come due esistenze che scorrono parallele possano convergere nel tempo, nello spazio e negli affetti Eleonora Lombardo, Repubblica-Palermo 

Un romanzo coinvolgente e affascinante (...) La scrittura di Pollina si snoda, musicale, fra incontri, amori, dialoghi freschi, ricchi di riferimenti alla lingua siciliana - e possiamo immaginare il gusto dello scrittore nel colorirli di modi di dire locali -, descrizioni animate da un sicuro ritmo narrativo, e protagonisti della cronaca del tempo. Il lettore non può non sentirsi coinvolto nella narrazione (...) Pollina sa come arrivare al cuore dei suoi ascoltatori da quarant'anni; non fallisce nemmeno in questo caso  Laura Bianchi, Mescalina

Elaborato in forma scorrevole e coinvolgente, L’altro è anche (soprattutto) un romanzo assiologico, teleologicamente coraggioso e schierato. Un romanzo fondato sulle scelte - etiche, in primo luogo -, propedeutica esclusiva alla ri-acquisizione di una coscienza civile, quindi all’impegno nella lotta alle mafie. A qualsiasi latitudine e sotto qualunque make-up esse si manifestino Mario Bonanno, Solo Libri

In fin dei conti Pippo Pollina non se n'è mai andato perché questo suo libro è veramente immerso in una Sicilia profondamente civile, la stessa che lui ha assaggiato in giovinezza e si è portato dietro come un tesoro Simonetta Trovato, Il giornale di Sicilia

Il libro racconta le due storie alternando i capitoli siciliani ai capitoli tedeschi. Le storie con la esse minuscola dei due personaggi intersecano la Storia grande della Sicilia, dell’Europa, del mondo e ogni incrocio è occasione per Pollina di esprimere il suo pensiero sulle vicende storiche, di esprimere sentimenti, emozioni proprie, disseminandole dentro le cose dette e le cose pensate dai suoi personaggi. Tutto questo arricchisce il romanzo di una dimensione esistenziale, offre sfondo e spessore alle inflessioni, ai ricordi, alle emozioni di ciascun lettore. In qualche modo le citazioni, i fatti, i nomi, i personaggi pubblici arruolati in questo romanzo, diventano paradigmatici  e si intrecciano ai fatti, ai nomi, alle citazioni di ciascuno. Che poi è quello che avviene con i grandi romanzi Gingolph.it

 Il romanzo si svolge in un flusso armonioso e coinvolgente, in cui ogni frase echeggia con la forza di una verità profonda, guidando verso una riscoperta di coscienza e impegno civile. Pollina, con la sua arte raffinata, non solo racconta una storia, ma invita a un’esperienza emotiva e intellettuale che lascia un’impronta indelebile nel cuore e nella mente del lettore Francesco Scatigno, Il mago di Oz

Pollina concede frammenti di sé ai due protagonisti, l’amore per due mondi così diversi e tanto complementari, è frutto di una frequentazione consapevole e simbiotica. Le discussioni e i dialoghi, ben costruiti e ricchi di curiosità (come la dissertazione intrigante su Zyz, antico nome fenicio di Palermo), consentono di conoscere a fondo bellezze e aberrazioni dei luoghi, le dinamiche degli intendimenti e dei mutamenti nel tempo che scorre, i danni della globalizzazione e il vuoto lasciato dalla scomparsa delle ideologie Alberto Marchetti, Vinile

Due figure dal passo parallelo che trascinerà le loro vite a scelte decisive, osservate dall’occhio di un musicista attento alla cronaca del nostro tempo, su eventi che hanno stravolto il contemporaneo Salvo Pistoia, La Sicilia

Un romanzo ambizioso (...) un giallo sentimentale (due storie d'amore) che poi diventa un noir; ma anche un romanzo d'inchiesta e di formazione (...) Il tutto raccontato con una spudorata capacità di coinvolgimento che rende la scrittura di Pollina agile e imprevedibile, quasi cinematografica Giandomenico Curi, Il Venerdì di Repubblica

Sullo sfondo di queste vicissitudini personali, in filigrana, traspaiono bagliori autobiografici dell’artista migrante e un crudo spaccato della realtà sociale e politica dell’ultimo ventennio del secolo scorso, tracciato con la lucidità e la passione civile proprie dell’autore. (...) L’opera è coraggiosa, ha un’architettura solida, uno sviluppo coinvolgente ed è sostenuta dalla sua ineludibile integrità e forza morale Alessandro Hellmann, MusicalNews

Un buon narratore, quando è tale, sa esprimersi in una canzone o in un romanzo. Cambia la forma, non la sostanza. E la sostanza di Pippo Pollina sa farsi amare Simone Arminio, Il quotidiano nazionale (Il resto del Carlino, Il giorno e La Nazione)

Passaggi simili sono importanti perché rendono il filo del racconto, i dialoghi e il contesto del romanzo scevri o comunque poco vicini a certa retorica che vuole i buoni e i cattivi separati in modo manicheo. Fanno da sfondo alla narrazione paesaggi di lotta popolare e politica degli anni ‘70 (...). Il libro ha una sua vivacità, anche perché Pollina spesso passa da una scena all’altra senza spazi bianchi; in questo rivela una certa freschezza di stile, uscendo dai canoni Angelo Maddalena, Border Liber.

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