Luigi Cinque
Sunaulòs
2007, € 10
In offerta con il 5% di sconto
Con l’apporto di solisti come Shmuel Achiezer, Gianluigi Trovesi e Jivan Gasparian, un’orchestra di strumenti tradizionali -La Mainarda- si inoltra per sentieri imprevedibili secondo cadenze world, jazz e pop
Sunaulòs è l’opera realizzata da Luigi Cinque a chiusura della XXIV edizione del Festival Internaziionale della Zampogna (direzione artistica di Maurizio Agamennone) e, fin dal titolo, indica la ragione più intima di questa esperienza, realizzata con la direzione artistica di Maurizio Agamennone: l’impegno ad agire insieme, il confronto interculturale che ha coinvolto anche musicisti di grande notorietà (come l’armeno Jivan Gasparian, impronta sonora di molta recente cinematografia, o il clarinettista israeliano Shmuel Achiezer, migrante fra il grande repertorio orchestrale e la musica di strada) disposti a misurarsi con un’opera apertissima, suscettibile di adattamenti fino a poco prima di “uscire in scena”.
Tra i risultati più originali, la combinazione simultanea di strumenti che mai, prima di questa esperienza molisana, erano stati suonati insieme (la zampogna a paro siciliana e il doudouk armeno); alcuni curiosi adattamenti dettati da severe necessità culturali (la gaita asturiana di Xuacu Amieva interviene per “tenere bordone” a Gasparian, in assenza del secondo doudouk); l’integrazione di espressioni tradizionali (la “ballarella” per ciaramella e zampogna) con brani di origine colta (il bolero raveliano); l’incontro felice di tradizioni lontane (la ritmica del tamburellista salentino Claudio “Cavallo” sommersa da un mare montante di zampogne e cornamuse di ogni regione), in un susseguirsi di registri diversi in cui modalità jazz, rock e world si combinano con strumenti e repertori della tradizione.
Ascolta il brano ...Un bolero del piffero
Uno dei compositori più significativi della scena musicale italiana, protagonista, con Il canzoniere del Lazio, nella stagione di rinnovamento della musica tradizionale, Luigi Cinque ha composto e diretto numerose opere in Europa, Brasile, Indonesia, Giappone, Australia.
Muische arcaiche e attualissime, grandi virtuosi e una citazione dal Bolero di Ravel migliore di quella del divo pop Wainwright: vitale Roberto Casalini, Il corriere della sera
Zampogne in festa … tra incroci, esperimenti e giustapposizioni. Il “filtro” di Cinque è colto, ben saldo a tenere insieme il doudouk armeno di Gasparian, il clarinetto dell’israeliano Achiezer, la gaita asturiana di Amieva e uno stuolo di strumentisti nostrani, Trovesi compreso. Paolo Bertoni, Blow Up
Un’orchestra di zampogne accompagnata dalle espressività più svariate, un bolero che sposa Ravel e la ballarella, sotto l’egida di Maurizio Agamennone, ideatore della Notte della taranta Gianluca Veltri, Il diario