AdoRiza
Viaggio in Italia
Targa Tenco Album a progetto 2019
Cantando le nostre radici
2019, € 15 , formato 14x14, 80 pp, con 21 foto a colori
In offerta con il 5% di sconto
Un viaggio lungo i mille sentieri che attraversano il Bel Paese, dalle Madonie della Sicilia fino alla Pontebba friulana, con soste in borghi e paesi per raccogliere colori e profumi, melodie e ritmi di uno straordinario patrimonio musicale e farne materia di studio e spettacolo, ricerca ed animazione.
Viaggio in italia nasce da un laboratorio didattico promosso dall’Officina delle Arti “Pier Paolo Pasolini” con lo scopo di far riscoprire un repertorio musicale che rappresenta molto più di un’eredità culturale. I giovani artisti, che a quel laboratorio hanno preso parte, e l’associazione AdoRiza, che hanno fondato, intendono prolungare quell’affascinante esperienza per continuare a scavare nel corpo della nostra memoria musicale.
Uno spettacolo, a cura di Tiziana “Tosca” Donati, Felice Liperi e Paolo Coletta, con la direzione musicale e gli arrangiamenti di Piero Fabrizi e la regia di Massimo Venturiello, nel quale la tradizione diventa lievito di una nuova proposta artistica, con l’ambizione di parlare al cuore della contemporaneità attraverso le molteplici suggestioni – di festa, lavoro ed amore – che ci arrivano dal passato più profondo.
Nel CD, prodotto da Piero Fabrizi e con i testi introduttivi di Felice LIperi, 24 brani restituiscono all'ascolto gran parte di questo emozionante spettacolo.
Il Cd
1 Ripabottoni brun brun (3:15)
2 Bella ci dormi/ Qifti (3:02)
3 No potho reposare (3:46)
4 Diavule diavule (2:50)
5 E ballati ballati (1:48)
6 Lu cacciatore Caetano (3:08)
7 Canto dei filangieri (4:07)
8 Bella sei nada femmena (4:18)
9 Ninne nanne (2:03)
10 Nenia grika (3:23)
11 Re Bufè (2:34)
12 Stelutis alpinis (3:48)
13 Ah, vita bella! (2:40)
14 Serenata sincera (3:52)
15 E prima d’andar via (1:50)
16 Dimme na vota sì (1:42)
17 La bergera (2:43)
18 Lamento dei mendicanti (3:05)
19 La leggera (3:58)
20 Trita el giaz (1:08)
21 La blanchisseuse (1:36)
22 Secondo coro delle lavandaie (3:00)
23 Sotto le stelle (3:56)
24 Cubba cubba (3:26)
Prodotto e arrangiato da Piero Fabrizi
Arrangiamenti vocali dei brani 2, 9 e 16: Tosca, Piero Fabrizi
Registrato live presso il teatro Eduardo De Filippo– Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, Roma tra novembre 2018 e febbraio 2019, da Fabrizio Facioni e Loris Durante
Editing Loris Durante e Piero Fabrizi
Mixato da Renato Cantele (*) e Fabrizio Facioni (**) all’Emergency Music Studio (Roma)
Masterizzato all’Energy Mastering – (Milano) da Pietro caramelli
Hanno suonato
Batteria Marco Rovinelli
Basso elettrico Walter Silvestrelli
Pianoforte e tastiere Alessandro Greggia
Chitarra classica Massimo De Lorenzi
Chitarra acustica ed elettrica Matteo Bottini
Mandoloncello, mandolino e chitarra acustica Piero Fabrizi
Chitarra acustica Francesco Anselmo, Valerio Buchicchio, Rita Ferraro, Marta Lucchesini, Andrea Caligiuri
Fisarmonica Carlo Valente
Percussioni Alessia Salvucci, Fabia Salvucci
Violino Prisca Amori
Violoncello Giovanna Famulari
Ukulele e kazoo Paola Bivona
Voce Recitante Ludovica Bove (1, 2, 12 e 18)
Hanno cantato
Ripabottoni brun brun Andrea Caligiuri, Valerio Buchicchio (*)
Bella ci dormi/Qifti Rita Ferraro, Giorgia Parmeni, Fabia Salvucci (**)
No potho reposare Michela Flore (**)
Diavule diavule Walter Silvestrelli (*)
E ballati ballati Rita Ferraro, Eleonora tosto (**), voce recitante Ludovica Bove
Lu cacciatore Caetano Fabia Salvucci (**)
Canto dei filangieri Marta Lucchesini (**), voce recitante Ludovica Bove
Bella sei nada femmena Carlo Valente (*)
Ninne nanne Paola Bivona, Sara Franceschini, Marta Lucchesini, Giulia Olivari (*)
Nenia grika Giorgia Parmeni (*)
Re Bufè Francesco Anselmo (*)
Stelutis alpinis Giulia Olivari, voce recitante Ludovica Bove (**)
Ah, vita bella! Paola Bivona (*)
Serenata sincera Eleonora Tosto (*)
E prima d’andar via Salvatore Corallo con il gruppo (**)
Dimme na vota sì Sara Franceschini, Fabia Salvucci, Eleonora Tosto (**)
La bergera Giorgia Parmeni, Andrea Caligiuri (*)
Lamento dei mendicanti Valerio Buchicchio, voce recitante Ludovica Bove (**)
La leggera Paola Bivona, Marta Lucchesini (*)
Trita el giaz Salvatore Corallo con il gruppo (**)
La blanchisseuse Michela Flore, Eleonora Tosto (**)
Secondo coro delle lavandaie gruppo voci femminili (*)
Sotto le stelle Tosca (*)
Cubba cubba gruppo voci maschili (*)
Fotogallery
Adoriza I componenti
Francesco Anselmo, classe 1991, palermitano, cantautore, il suo disco d’esordio arriva nella cinquina del Premio Tenco 2018 come miglior opera prima
Paola Bivona, toscana di Pontedera, interprete, studia al Conservatorio di Santa Cecilia canto jazz
Matteo Bottini, romano, chitarrista dello spettacolo
Valerio Buchicchio, nato a Cerignola, cantautore; uno dei suoi brani, Ercole, è il nuovo singolo dell’artista Ermal Meta
Andrea Caligiuri nasce a Castrovillari nel 1995, cantautore laureato in lingue orientali
Salvatore Corallo, siciliano, cantautore, interprete, corista, nello spettacolo sono affidate a lui le parti comiche
Rita Ferraro, calabrese, cantautrice
Michela Flore nata a Nuoro, interprete, studia canto jazz al Conservatorio di Santa Cecilia
Sara Franceschini, romana, interprete, studia canto jazz al Conservatorio di Santa Cecilia
Marta Lucchesini, classe 1995, cantautrice di Monterotondo (RM), polistrumentista, studia musica applicata al Conservatorio di Santa Cecilia.
Giulia Olivari, bolognese, cantautrice
Giorgia Parmeni, classe 1995, nata a Frosinone, studia canto jazz al Conservatorio Licino Refice di Frosinone.
Fabia Salvucci, classe 1993, nata ad Atina (Fr) collabora come interprete con Ambrogio Sparagna e Tosca
Walter Silvestrelli, nato a Potenza, cantautore bassista
Carlo Valente, cantautore nato a Rieti, il suo disco d’esordio arriva nella cinquina del Tenco 2017, vince il premio Amnesty con la canzone Crociera Maraviglia
Eleonora Tosto, romana, interprete attrice laureata in scienze filosofiche, cantante dei Baraonna, presidente degli AdoRiza
AdoRiza è un collettivo artistico fondato da musicisti e interpreti provenienti da tutte le regioni italiane nell'intento di promuovere la cultura musicale nazionale, come indicato dallo stesso nome di derivazione greca che significa Cantare le nostre radici
Questo progetto, suonato benissimo, cantato divinamente, con la solita pregevole confezione della Squilibri editore, è un preciso e dovuto omaggio a quell'immenso patrimonio popolare e storico dal quale non si può prescindere, pena lo smarrimento di senso. E soprattutto è bello. Album a progetto che merita il Tenco Alberto Marchetti, Vinile
Una specie di mappa geografica dell’Italia profonda che trovava solide ragioni di sopravvivenza nella musica, e ascoltata tutta di fila diventa anche una mappa emozionale di una penisola che vorrebbero oggi farci apparire solo come un cuneo di egoismo militarizzato e beota a presidiare il Mediterraneo. Belle e fresche le voci, potenti le soluzioni d’arrangiamento Guido Festinese, Il giornale della musica
Un disco di scintillante bellezza che sembra dare ragione alle ambizioni più recondite dell’editore Squilibri (...) ripristinare un dialogo, rivelatosi particolarmente fecondo negli anni Settanta, tra ricerca e spettacolo, studio e animazione: e riprova migliore non poteva darsi al riguardo di questa bellissima incursione nel cuore delle tradizioni popolari ad opera di artisti e musicisti giovanissimi, costituitisi appositamente nel collettivo denominato AdoRiza Corriere del Mezzogiorno
Non si tratta di un lavoro di ricalco né di estremismo filologico, piuttosto di un percorso estetico, che mette in gioco l’ascolto attento e la rilettura di materiali, guardando anche a come sono stati proposti in dischi che hanno lasciato il segno, da voci indimenticabili, (…) Le diverse stagioni del folk risaltano in questo prezioso florilegio canoro (…) Sentite questo disco, bona gente! Ciro De Rosa, Blogfoolk
un disco da ascoltare e riascoltare con attenzione, un lavoro di gruppo ben riuscito, che ha giustamente meritato la targa Tenco, per la categoria “Miglior album a progetto” Marco Sonaglia, Il popolo del blues
Lo spettacolo esplora in due dozzine di brani le matrici canore tradizionali di un Paese che quando riacquista la memoria ha ancora molto da insegnare. CAPOLAVORO Fabio Francione, Il cittadino di Lodi
Alterando la danzabilità spinta di pizziche, tarantelle e tammurriate alla docilità delle ninne nanne o alle suggestioni dei canti di montagna, goliardia e abbandono, selve percussive e voci a cappella, in un viaggio -di questo inequivocabilmente si tratta- assolutamente appagante e ben speziato Alberto Bazzurro, MusicaJazz
Gli Adoriza, nella dimensione live dell’album, suggeriscono legami inaspettati tra le diverse matrici canore tradizionali di un paese che, ritenuto senza memoria, quando la riacquista ha ancora molto da insegnare Fabio Francione, Il manifesto
Ventiquattro brani attraversano musicalmente la nostra penisola (...) Un lavoro di ricerca e di reinterpretazione che ha dato ottimi risultati Luciano Del Sette, Alias-Il Manifesto