Alessandro D'Alessandro
Canzoni
Premio Loano Miglior disco 2021
Per organetto preparato & elettronica
2021, € 18
Formato 14x14, pp. 32, con foto e disegni a colori
In offerta con il 5% di sconto
Organettista di straordinario talento, Alessandro D'Alessandro ha portato uno strumento tipico della tradizione popolare a dialogare con altri stili, ritmi ed armonie, ampliandone notevolmente le capacità espressive. Nelle sue mani, quello che ha ribattezzato “organetto preparato” assume “il respiro di un’orchestra” grazie al sapiente uso dell’elettronica e all’utilizzo molto personale dell’effettistica e dei loops, con sovrapposizioni armoniche e ritmiche dettate anche dalla percussione dello strumento.
Per l’esordio da solista ha deciso di misurarsi, in solo¸ con classici della canzone nazionale e internazionale, volgendo il soffio di quel mantice verso una sorprendente pluralità di mondi artistici, con esiti di grande fascinazione accentuata dalle voci di Elio, Sergio Cammariere, Neri Marcorè e Sonia Bergamasco, David Riondino, Musica Nuda, Joan Manuel Serrat e Peppe Voltarelli, oltre che dagli interventi di musicisti come Daniele Sepe, Roberto Angelini, Daniele Di Bonaventura, Arnaldo Vacca e dell’Orchestra Bottoni.
Con i disegni di Sergio Staino e scritti di Maurizio Agamennone, Geoff Westley e David Riondino
Il CD
Prologo
1 Tiritera delle canzoni che volano (3:52)
2 Jamin-a (4:07)
3 Azzurro (3:18)
4 Il manichino (6:07)
5 Can’t help falling in love (3:27)
6 Il mare (3:40)
7 I giardini di Marzo (4:58)
8 Quello che non voglio (4:03)
9 Bingeol (1:38)
10 Hu hoppar haren kroka (5:13)
11 Mario (5:48)
12 Sul porto di Livorno (3:23)
13 I shot the sheriff (3:11)
14 Ritals (3:21)
15 Un vestito y un amor (4:58)
Bonus Track
16 Campagna (Live) (5:04)
OSPITI
Elio, voce (1)
David Riondino, voce (1)
Sergio Cammariere, voce (4)
Joan Manuel Serrat, voce (4)
Musica Nuda: Petra Magoni, voce & Ferruccio Spinetti, contrabbasso (8)
Peppe Voltarelli, voce (11)
Sonia Bergamasco, voce (14)
Neri Marcorè, voce (14)
Daniele Sepe, sax tenore (10)
Roberto Angelini, chitarra slide (5)
Daniele Di Bonaventura, bandoneon (15)
Arnaldo Vacca, percussioni, voce (2)
Raffaele Di Fenza, marimba, glockenspiel (1,6), percussioni, batteria (1)
Antonio Ragosta, chitarra elettrica (1)
Mario Mazzenga, basso elettrico (1)Orchestra Bottoni (16)
Antonella Costanzo, voce
Alessandro D'Alessandro, organetto solista
Silvia Di Bello, Gianfranco Onairda, Giuseppe Di Bello,
Elisa Di Bello, Matteo Mattoni, Francesca Villani,
Angelo Di Bello, Matteo Di Prospero, organetti
Mario Mazzenga, basso
Raffaele Di Fenza, batteria percussiva
Produzione: Alessandro D’Alessandro
Arrangiamenti: Alessandro D’Alessandro eccetto
Tiritera delle Canzoni che volano e Il Mare D’Alessandro – Di Fenza
Il manichino Cammariere – D’Alessandro
Quello che non voglio D’Alessandro – Magoni/Spinetti
Campagna Sepe adattamento D’Alessandro – Mazzenga
*L’arrangiamento de I giardini di marzo è ispirato alla versione di Eugenio Finardi
**La versione di Ritals nasce da un'idea drammaturgica di Marzia Ercolani
Registrazioni Valerio Daniele, Chora Studi Musicali, Lecce eccetto
Il manichino e Tiritera delle canzoni che volano Enrico Furzi, La Strada, Roma
Quello che non voglio Alessandro Guasconi, Virus Studio, Siena
Un vestito y un amor Daniele ‘Jack’ Rossi, Nufabric Basement Studio, Fermo
Campagna live a Radio3suite, Sala A degli Studi Radio Rai di Via Asiago, Roma
Registrazioni aggiuntive: Luca Mezzadra (Studio Panino, Milano), Paolo Santambrogio, Eugenio Vatta (Abbey Rocchi, Roma), Paolo Baglioni (Wall Up Studio, Firenze), Arnaldo Vacca, Roberto Angelini, Daniele Sepe, Giuseppe Saltarelli, Walter Laureti (Studio Catalea, Roma)
Editing, Mix & Mastering Valerio Daniele, Chora Studi Musicali, Lecce
Alessandro D’Alessandro suona organetti Castagnari
Il video della Tiritera delle canzoni che volano con David Riondino ed Elio
Organetto solista e direttore artistico dell'Orchestra Bottoni, già Targa Tenco, con Canio Loguercio, per l'album in dialetto con Canti, ballate e ipocondrie d'ammore, e, assieme a molti altri artisti, per l'album a progetto, con Io credevo. Le canzoni di Gianni Siviero , Alessandro D'Alessandro, con alle spalle una lunga attività concertistica e collaborazioni con numerosi artisti e musicisti, è al suo primo disco come solista
Da pelle d’oca la riproposta de 'I giardini di marzo' con il solo organetto, che è solitario anche in una 'Azzurro' quasi surreale e inafferrabile, nella marleyana, ma non pare proprio, 'I Shot The Sheriff' e in 'Sul porto di Livorno' di Piero Ciampi. (...) Il tutto scorre come un ruscello zampillante, pieno di scorci emozionanti e di punti di vista inusuali dei brani proposti, di sentimenti amplificati e di stimolanti ri-forme del noto e accettato, fino alla bonus track conclusiva: Campagna dei Napoli Centrale di James Senese, rifatta alla grande dal vivo dall’Orchestra Bottoni al completo Raffaello Carabini, Spettakolo.it
il geniale Alessandro D’Alessandro, nome doppio e asimmetrico, da cartone animato (Lupo de Lupis o Paperon de Paperoni) per un giovane musicista davvero brillante e inventivo (...) Una volta esposto il tema, D’Alessandro con meravigliosa inventiva s’addentra in variazioni timbriche, in un labirinto di note, in fantasiose ricamature evocate dalla sua magnifica scatola di legno di castagno, un aerofono prezioso, un compagno di vita e d’avventure Flaviano De Luca, Il manifesto
Non ci ha sorpreso, dunque, la scelta di dedicare alla forma canzone la sua opera prima che rappresenta, in un certo senso, la prosecuzione del cammino tracciato, ma che si sostanzia in un vero e proprio cambio di prospettiva con il suo Castagnari “preparato” che ora acquista il centro della scena come voce melodica principale. (...) Opera prima di grande spessore “Canzoni” è un album di un artista maturo che nel prossimo futuro continuerà a stupirci. Ne siamo certi Salvatore Esposito, Blogfoolk
Ha la forma di una cesta piena di regali, il nuovo lavoro di Alessandro D’Alessandro. Una di quelle che trovi sotto l’albero a Natale, con tanto di fiocco, pacchetti e carta colorata. Tu ti avvicini e prima di scartare ogni singolo dono, resti un attimo fermo a guardare. Ma non sai che dopo poco ti troverai seduto per terra con gli occhi luminosi, il sorriso largo e una quantità di note che ti passeranno in mezzo, fluide e leggere, tra i padiglioni auricolari, venendo fuori dal naso, dalla bocca, tenendoti su i capelli e largo il petto. (...) Canzoni è una busta di sorprese, come quelle che da piccoli ci regalavano quando avevamo la febbre, è uno scrigno di bellezze che viaggiano su tanti e diversi binari Laura Rizzo, L'isola che non c'era
un album ricchissimo e vario con punte di eccellenza e un livello medio davvero alto. (...) La resa di queste versioni strumentali è davvero sorprendente, il sapiente uso dei loop e dell’elettronica che fa Alessandro, dona a queste registrazioni, un’aurea nuova e affascinante, a tratti irresistibile (...) un disco che si srotola magnifico di minuto in minuto. (...) Disco sontuoso e ammirevole anche la confezione con i disegni di Sergio Staino (...) e scritti affettuosi di Maurizio Agamennone, Geoff Westley e David Riondino Michele Neri, Vinile
Alessandro D’Alessandro, eccellente organettista (...) ha deciso di rivisitare, di risuonare e di riarrangiare canzoni che sono rimaste nell’immaginario collettivo per decenni attraverso la più pura canzone d’autore (...) Riletture mai calligrafiche se non nelle esposizioni dei temi che mettono in luce tutta la creatività e lucidità progettuale di D’Alessandro Alessandro Nobis, Il diapason
Molte sono le vie dell'organetto. Parola di Alessandro D'Alessandro che pubblica uno strano cd, Canzoni, in cui esplora vari mondi musicali, utilizzando l'elettronica e la fantasia, sovrapposizioni armoniche e ritmiche. (...) Intensa la rilettura di Azzurro, utilissimo l'apporto di David Riondino nel brano di apertura, Tiritera delle canzoni che volano, una sorta di sommario di quello che poi succede nel resto del disco Mario Luzzato Fegiz, Il corriere della sera
Canzoni dell'organettista Alessandro D'Alessandro, con dentro anche un po' di voci cantate, ma più spesso strumentale, spesso anche solitario, attraverso una selezione qua e là eccitante (...) Disco notevole e come tale raccomandabilissimo Alberto Bazzurro, MusicaJazz
Che Alessandro D’Alessandro sia probabilmente l’organettista italiano di maggior talento della nuova generazione non ci piove: un talento che si esprime soprattutto nella cifra stilistica e artistica, nella sua partecipazione a progetti molteplici, nel suo non suonarsi addosso. (...) Consigliatissimo Andrea Del Favero, Folk Bulletin
Un meraviglioso ed accurato libretto (peraltro illustrato dall’immaginifico Sergio Staino) (...) ma appena ho messo sul lettore il cd sono stato rapito da una serie di sensazioni ed emozioni che davvero mi lasciano esterrefatto. (...) Incredibile come questo disco non sia in testa alle charts Andrea Trevaini, Buscadero
Un disco indispensabile che riesca a triangolare con leggerezza tra canzone d'autore, approccio 'folk' e sperimentazione musicale? Il magnifico 'Canzoni' (...) Canzoni italiane e dal mondo come non le avete mai sentite Guido Festinese, Alias-Il Manifesto
Esperimento: si prendano un musicista virtuoso e uno strumento della tradizione, “rivisitato” in direzione popular music; si pensi a una playlist che possa raccontare il mondo musicale di questo artista; si aggiungano collaborazioni prestigiose, il tutto organizzato da un produttore che ha buon gusto e cultura. Il risultato si intitola Canzoni (Squilibri), è perfettamente riuscito ed è l’esordio da solista di Alessandro D’Alessandro, che con questo disco raccoglie alcune versioni personali di brani amati, che spaziano nei più svariati generi, proposti e arrangiati per l’occasione a favore del suo organetto “preparato” e delle sonorità elettroniche Paolo Talanca, Avvenire
Un modo intelligente di uscire dalla tradizione dello strumento senza per questo rinnegarne lo status popolare Piercarlo Poggio, Blow Up
E oggi, dopo una carriera strepitosa che lo ha portato fino ai territori della musica elettronica e jazz, "Canzoni" ha tutta l'allegria spudorata di un desiderio infantile finalmente soddisfatto (...) Ma è soprattutto nei brani strumentali che viene fuori il senso e la forza del nuovo disco: le immagini e le storie del testo che non c'è lasciano il posto ad altri recuperi e sensazioni. E chi ascolta si trova di fronte a un racconto altro che alimenta nuove imprevedibili emozioni Giandomenico Curi, Venerdì di Repubblica
Un disco mitico, senza tempo ... Canzoni è anche un disco semplice, popolare nel vero senso del termine: c'è lui, il suo organetto "preparato" (come da sua definizione), e una sfilza di canzoni, dei più grandi nomi italiani (e non solo), in più un numero di ospiti eccezionali, che non hanno bisogno di presentazione. Per non farsi mancare nulla, la copertina e i disegni interni di Sergio Staino, e Squi[libri] come label se così possiamo definirla L'Alligatore, In palude
Elegantissimi gli interventi di Alessandro D’Alessandro, icastici ma dal grande appeal comunicativo. Con Canzoni (Per Organetto ed Elettronica) l’organettista riesce nel nobile intento di sdoganare il suo strumento da uno steccato stilistico troppo coercitivo, mostrando un altro volto dell’organetto, dunque rendendolo moderno, contemporaneo, trasversale, universale, esaltandone al massimo le sue peculiarità timbriche e incalcolabili potenzialità espressive, attraverso una spiccata personalità musicale, fervida creatività e ammirevole spirito d’intraprendenza e di ricerca Stefano Dentice, Musica & Strumenti
Un’operazione davvero straordinaria, quella di traghettare il suono dell’organetto nel mondo della canzone. (...) Il risultato è un album che raccoglie pezzi assai noti, talora imprevedibili, e composizioni originali. (...) un piccolo capolavoro Ferdinando Molteni, Areamediapress