Massimo Donno
Lontano
2022, € 18
Formato 14x14, pp. 32, con foto a colori e i dipinti di Benedetta Longo, introduzione di Mariella Nava
In offerta con il 5% di sconto
Dodici canzoni incentrate sul tema del tempo, che si declina sotto forma di distanza ed attesa, per la quarta prova discografica di Massimo Donno, tra le espressioni più originali della scena musicale salentina.
Nel contesto di un frastagliato paesaggio meridiano, tra smaglianti pieghe di colore e più sommesse piaghe di un atavico dolore, piccole storie narrano di lavoro e solitudine, di separazioni anche forzate e di un difficile rapporto tra generazioni che vivono in modo differente il senso d’appartenenza. Le sonorità sono figlie di queste storie e di questi territori. Lontano è, pertanto, un disco intimo e raccolto, che evoca sapori mediterranei senza mai ostentarli, combinandoli con profumi che arrivano dal nord dell’Africa come dalle sponde balcaniche, sulle note di un violino o anche sul soffio del vento di libeccio.
E, a conferire un respiro corale a tutto il progetto, prestigiosi ospiti come Nabil Bey, Alessia Tondo, Mariella Nava, Rachele Andrioli, Redi Hasa, Gabriele Mirabassi, Ferruccio Spinetti e Petra Magoni (Musica nuda), Alessandro D’Alessandro, Marco Bardoscia, Daniele Sepe e Juan Carlos “Flaco” Biondini che, nella bonus track, canta con Donno un brano di Francesco Guccini.
Il CD
1. intro (0:18)
2 lettere dal divano (3:22)
3 ormai (4:12)
4 lontano (4:19)
5 andiamo a dormire (4:12)
6 liberi (4:52)
7 ci salveranno le stelle (3:26)
8 l’attesa (3:41)
9 corpi nudi (4:15)
10 vieni con me (4:37)
11 undici (3:58)
12 narici (3:22)
13 dolcepelle (3:12)
Bonus track
14 Primavera di Praga (4:30)
Testi e musiche: Massimo Donno, salvo Primavera di Praga testo e musica: Francesco Guccini
Arrangiamenti:
Dolcepelle, Ci salveranno le stelle: Marco Bardoscia; Primavera di Praga, L’attesa e Narici: Massimo Donno e Alessandro D’Alessandro; Andiamo a dormire: Valerio Daniele
Registrazioni:
Bazù Centro Studi Musicali di Francesco Pellizzari – Giuggianello (LE)
Chora Studi Musicali di Valerio Daniele – Calimera (LE)
Archi presso il Sud Est Studio da Stefano Manca – Guagnano (LE)
Organetti presso Studio Catalea da Walter Laureti – Roma
Editing, Missaggio e Mastering: Valerio Daniele
Massimo Donno: chitarra acustica e voce
Mariella Nava: voce (Corpi Nudi)
Rachele Andrioli: voce (L’attesa)
Alessia Tondo: voce (Lontano, Lettere dal divano)
Petra Magoni: voce (Liberi)
Juan Carlos “Flaco” Biondini: voce e chitarra classica (Primavera di Praga)
Nabil Bey: voce (Ci salveranno le stelle)
Daniele Sepe: sax e flauto (Lontano, Lettere dal divano)
Gabriele Mirabassi: clarinetto (Corpi Nudi, Liberi, Vieni con me, Ormai)
Redi Hasa: violoncello (Vieni con me, Ormai, Undici)
Marco Bardoscia: contrabbasso (Corpi Nudi)
Alessandro D’Alessandro: organetto (Primavera di Praga, L’attesa, Narici, Corpi Nudi)
Valerio Daniele: chitarra elettrica baritona, chitarra acustica, chitarra baritona (Andiamo a dormire, Lontano, Corpi nudi)
Giovanni Martella: balafon (Lettere dal divano)
Matteo Resta: mandolino (L’attesa), basso elettrico (Lettere dal divano, Lontano, Primavera di Praga)
Francesco Pellizzari: batteria e percussioni (L’attesa, Lettera dal divano, Lontano, Primavera di Praga, Liberi, Corpi nudi)
Quintetto di archi (Andiamo a dormire, Dolcepelle):
Luca Gorgoni: primo violino
Elisa Caricato: secondo violino
Claudia Russo: viola
Marco Schiavone: violoncello
Davide Codazzo: contrabbasso
Cantautore e musicista, tra le espressioni più originali della scena musicale salentina, Massimo Donno è al suo quarto cd come solista
Il cantautore salentino continua la sua ricerca espressiva disegnando con questo suo quarto, bellissimo album (…) un nuovo saggio di piccole eccellenze sonore e di liriche forti come i sapori della sua terra. Una riflessione sulla lontananza, anche quella temporale, che accende i fuochi grandi delle passioni e del sentimento, dell’appartenenza e del sentire profondo, e spegne quelli piccoli del disamore e dell’incoerenza, delle vanità e dell’Ormai. (…) Tra le 13 perle del cd brilla intensa l’emozionante Corpi nudi, in duetto con la Nava, che potrebbe essere il sequel de La costruzione di un amore di Ivano Fossati Raffaello Carabini, Spettakolo.it
L'album si sviluppa in maniera molto varia per timbri e idee musicali ma sempre in equilibrio ben calibrato tra l'incedere vivo e la profondità dei versi (...) un disco pieno di tante cose, di brani più riflessivi e più orizzontali, tenuti insieme dalla poetica dell'autore, circostanza sempre più rara di questi tempi. (,,,) Nelle canzoni di Massimo Donno tutto questo è restituito con eleganza e competenza Paolo Talanca, Avvenire
Se i versi del nuovo disco tentano di definire e sfidare il tempo, indagato sotto vari punti di vista, a colpire e a rendere unica la prova è il vestito sonoro, grazie ad arrangiamenti studiati con millemetrica precisione e all'apporto di vocalist e musicisti che sanno fare la differenza Piercarlo Poggio, Blow Up
Questo bellissimo quarto lavoro (...) conferma l’evoluzione e la maturità artistica del cantautore salentino. "Lontano" dalla futilità musicale di tanta, troppa musica che ci gira attorno Andrea Podestà, L'isola che non c'era
Lontano restituisce l’attitudine folk che sta nella storia del suo autore. La riattualizza in quell’organetto discreto che interviene in alcuni episodi, in quella scrittura che si appoggia alla chitarra acustica, in quella semplicità delle strutture che però è solo apparente e che piuttosto cerca una libertà stilistica e compositiva e richiede all’ascoltatore una certa disponibilità a soffermarsi e ad apprezzare i dettagli. Anche la chitarra di Donno porta in dote un fingerpicking cristallino, bagnato nella memoria di musiche popolari del sud, la cui eco risuona anche quando da quelle forme si affranca Max Giuliani, Mescalina
Un cantautore contromano e delicato, che porta “lontano” con la mente Gilberto Ongaro, MusicMap
Teniamoci caro uno come Massimo Donno che in dodici canzoni sul tempo e il vivere quotidiano non usa una parola di troppo e si appoggia su musica vera (...) Il cuore del folk jazz al servizio del cuore delle note d'autore Guido Festinese, Alias-Il manifesto
L’ascolto ci consegna una raccolta di canzoni che arrivano in punta di piedi e pian piano si svelano nella loro lirismo intenso e riponendo attenzione ad ogni dettagli si scoprono cesellature che hanno del sorprendente sia musicalmente, sia dal punto di vista della scrittura Salvatore Esposito, Blogfoolk
Porgete orecchio a queste canzoni, cantate magari in modo sussurrato e sommesso ma che contengono idee, sogni, aspirazioni, amori, poesie. Basta ascoltare la bluesata Ormai (…) per essere stregati. Oppure andate a farvi avvincere dal clarinetto di Michele Mirabassi e dall’organetto di D’Alessandro nella disperata love-song Corpi nudi (…) Ci salveranno le stelle è pura poesia musicale, con il quartetto di archi, che crea un ponte con il mondo mediterraneo arabo con il canto superbo di Nabil Bey. Commovente il tributo a Guccini con la bonus-track Primavera di Praga, di drammatica attualità, con il canto e la chitarra “DOC” del grande Juan Carlos “Flaco” Biondini Andrea Trevaini, Buscadero