Simone Saccucci
Dejj'arbole
Canti e storie dalla Valle dell'Aniene
2022, € 20
Formato 14x14, pp. 48 con dipinti di Beppe Stasi
In offerta con il 5% di sconto
Con l’indole del grande narratore forgiata alla scuola della tradizione orale, Simone Saccucci si rivolge ora anche al canto per un viaggio lungo le sponde del fiume Aniene, ripercorrendo le strade già battute dai suoi avi per giungere a quella terra che oggi è anche la “sua” terra.
Un viaggio che si configura come uno scavo nella memoria alla ricerca di frammenti di senso e di brandelli di ricordi che possano restituire appieno l’odore e il sapore di un luogo eletto a propria dimora. Una lezione che, di brano in brano, si leva nitida nel succedersi di diversi registri espressivi, allo stesso modo in cui canti e racconti si alternavano in quelle serate attorno a un fuoco dove si suggellavano legami e condividevano esperienze.
E a sostenerlo in questa nuova impresa intervengono armonie e ritmi radicati nella tradizione orale ma trasfigurati in una dimensione del tutto originale grazie a una felice disposizione inventiva che evita soluzioni banalmente scontate. Un organo portatile del 1940 sembra così trattenere i ricordi di una tradizione viva che meglio riluce su quei tasti che non sulle usurate corde di una chitarra, allo stesso modo in cui, inaspettatamente, un harmonium indiano interviene al posto di una zampogna a fare da bordone alla voce e, ancora, il suono incessante di un pianoforte interviene per esaltare la coralità dirompente di un canto di pellegrinaggio.
Una piccola storia di margini e periferie il cui significato più esteso, se non proprio universale, è svelato dalle poesie di Erri de Luca che presta la sua stessa voce a questo racconto intessuto di molteplici suggestioni ma privo di ogni sfibrata tensione nostalgica. Lontano da ogni sterile rammemorazione dei bei tempi andati, Dejj'arbole vuole infatti suggerire che si è tutti, allo stesso tempo sia pure in tempi diversi, albero e foglia.
Il CD
1) La partenza 3.33
2) Candele 0.38
3) Argentina marchigiana 4.02
4) Ninna nanna 1.20
5) Polvere 0.20
6) Casa mea 3.18
7) Non me ne curo 2.50
8) Politica del sole 0.38
9) Albero e foglia 1.45
10) Re Anio 5.12
Testi e musiche: Simone Saccucci
tranne i brani 4 e 7 (tradizionali) e le poesie di Erri De Luca (br. 2, 5 e 8) per gentile concessione dell’editore Einaudi
Simone Saccucci voce, piano, chitarre acustica e classica, harmonium indiano, organo
Roberto Billi fisarmonica, mandola e rullante
Gabriele Friscia contrabasso
Pierre Hamon flauto in Re Anio
Carolina Alcazar vibrafono
Erri De Luca voce e poesie
Produzione artistica Roberto Billi
Registrato presso il vintage studio
Sostegno alla traduzione nella lingua del fiume Artemio Tacchia
Simone Saccucci è impegnato da circa vent’anni in progetti educativi e sociali che hanno come fulcro le storie e la narrazione. Moderno cantastorie e appassionato storyteller radicato nella storia dei luoghi dove vive, racconta e canta storie e promuove laboratori per genitori e bambini, intrecciando ogni sua iniziativa attorno al tema della memoria e alle sue capacità creative. Dejj'arbole è il suo primo disco
Progetto culturale di livello assoluto (...) Lo svolgimento è in quattro parti, che riescono a fondersi senza soluzione di continuità in maniera elegante e narrativa, convincente e istruttiva. Da un lato ci sono le canzoni di Saccucci, ricalcate sulle cadenze e le ritmiche della musica popolare dell’alto Lazio, con racconti carichi di vita vissuta, da Casa mea, “la storia di un cavatore che perde casa a causa del suo lavoro in cava”, ad Argentina marchigiana, “la storia di Argentina e del suo viaggio dal paese di Cupo nelle Marche” (...) Dall’altro ci sono Ninna nanna e Non me ne curo, i brani tradizionali, proposti alla maniera antica con la sola voce, qui molto verace e “conclusiva” Raffaello Carabini, Spettakolo.it
Un florilegio di memorie riguardanti vite modeste e affaticate, eppure dignitosamente affermate, portatrici di una cultura materiale e orale destinata all'estinzione, se non esistessero illuminati come Saccucci a rimetterle in circolo con passione e competenza Piercarlo Poggio, Blow Up
Dejj'arbole di Simone Saccucci consente all’ascolto di comprendere come l’oralità di un racconto diventi narrazione musicale e poetica con una serie di innesti, raccolti intorno al fiume Aniene, che ricorrono alla memoria (per Saccucci chi l’ha preceduto in linea familiare) e allo stesso tempo all’invenzione poetica (gli inserti di Erri De Luca). Dunque come è stato sottolineato questo è un canto che si fa 'dimora'. Ma anche paese Fabio Francione, Il cittadino
Composto da dieci tracce di cui due tradizionali, cinque composizioni autografe e tre poesie di Erri De Luca a cui l’autore stesso presta la voce, il disco è un susseguirsi di ricordi, storie, ritratti, memorie collettive intessute attraverso registri espressivi differenti in un ideale viaggio in un tempo lontano (...) Dal punto di vista sonoro il disco si muove attraverso coordinate non filologiche che si dipanano dalla musica tradizionale e approdano alla canzone d’autore con arrangiamenti essenziali ed allo stesso tempo di grande forza evocativa Salvatore Esposito, Blogfoolk
La forza assertiva dei versi (a anche la voce) di Erri De Luca a completare le magnifiche e poetiche storie folk del gran narratore in musica Simone Saccucci (...): la forza della memoria, del ricordo, del senso ritrovato nelle cose, nei luoghi, nelle persone Guido Festinese, Alias-Il Manifesto
per un luogo così spersonalizzato dal progresso Simone riesce a costruire e a ricostruire una vera e propria mitologia, una rete di microstorie e un tessuto relazionale che riconsegna senso e piacere d’appartenenza. Trovano posto quindi, in questo riassunto di vita,ninnenanne, canti di pellegrini alla Santissima Trinità, tradizionali, ballate di vita, il tutto sulle epiche rive del Re Aniene e con le indovinate ed evocative narrazioni di Erri De Luca, amico e sodale Alberto Marchetti, Vinile
Le canzoni sono frammezzate da brevi poesie di Erri De Luca, recitate dall’autore, che si intrecciano in queste storie formando un continuum con il lungo appassionato racconto di Saccucci (...) Come sempre superbo il package che accompagna il disco Andrea Trevaini, Buscadero