In pensiero 5
Un altro mondo o un mondo d'altri?
Arti e linguaggi del presente
2011, € 10
Formato 16x24, pp. 148
In offerta con il 5% di sconto
Prosegue con in pensiero 5 il viaggio dedicato alla ricerca delle cosmogonie contemporanee. La domanda che questa volta la rivista ha deciso di proporre ad artisti, studiosi, poeti, architetti, un altro mondo o un mondo d'altri?, è più politica, più essenziale, chiede di misurarsi con il problema cosmogonico per eccellenza, quello della prospettiva, della deriva, dell'utopia che coinvolgono il nostro presente e il nostro futuro: chiedendosi innanzitutto quale idea di presente o di futuro emerge dai vari tipi racconto, dalle cosmovisioni, dai nuovi rituali che oggi si riescono a intercettare. Interrogando e interrogandosi se in fin dei conti viviamo in un presente, o vivremo in un futuro, che ci appartiene, del quale siamo protagonisti, oppure se il mondo che crediamo nostro, concretamente, non ci appartiene, e non ci apparterrà, se il mondo che abitiamo, e che molti altri abitano senza essere visibili ai nostri occhi, appartiene e apparterrà, in tutti i sensi, ad altri.
Per questa ragione artisti e studiosi sono stati chiamati a sciogliere, ognuno con il proprio linguaggio, i racconti-sintomi del nostro presente. Nel volume infatti si trovano un saggio diStefano Masini sul mondo delle sementi, la cosmovisione di un popolo che si fa testo nella nuova Costituzione della Bolivia, le ricette urbane e un saggio d'architettura di Santiago Cirugeda, un eserciziario-zibaldone alla riscoperta della viandanza di Luigi Nacci, le fotografie di Jessica Hilltout, il saggio sui griot di Maria Teresa Carbone, i libri d'artista diElena Nonnis, il trialogo tra pirati di Gianmaria Nerli, i racconti visivo testuali di Roberta Radini e Pietro Spirito, le poesie nelle lingue italiane di autori come Alessandro Guasoni,Alfredo Panetta, Emilio Rentocchini, Biagio Guerrera, Federico Tavan, Gian Mario Villalta.
Nel DVD si potranno ascoltare e leggere un video d'artista di Franco Ionda, il trailer del filmNei molti mondi, di Gabriele Frasca e Guido Acampa, il rap esplosivo di Franesco "Kento" Carlo, le musiche ipnotiche di Mamuthones, le scorribande sonore di Vialka, una canzone di Pane.
Ascolta Stalingrado di Francesco Kento Karlo
Leggi L'Editoriale di Gianmaria Nerli
in pensiero ha deciso di rinnovare il rapporto con i propri lettori cambiando politica editoriale: da questo numero il costo della rivista sarà dimezzato a 10 euro, e il solo libro sarà scaricabile gratuitamente in formato e-book. Il motivo è dare una risposta a due fenomeni concomitanti, come la profonda crisi economica che sta cambiando disponibilità e atteggiamenti verso il mondo della cultura e del libro, e l’emergere della nuova editoria digitale, che quel mondo ha già profondamente segnato. Confidando di riequilibrare le proprie scelte con l’affetto dei lettori, dal prossimo numero in pensiero offrirà anche la possibilità, su richiesta, di avere copie a tiratura unica, libri d’artista dove autori presenti nel numero interverranno con opere originali.
Prosegue con il numero 5, e così sarà anche per il 6, il viaggio dedicato alla ricerca delle cosmogonie contemporanee. La domanda che questa volta proponiamo, un altro mondo o un mondo d'altri?, è più politica, più essenziale, chiede di misurarsi con il problema cosmogonico per eccellenza della prospettiva: sì, perché nei vari tipi racconto, nelle cosmovisioni, nei nuovi rituali che riusciamo a intercettare, che idea di presente o di futuro viene fuori? viviamo in un presente, o vivremo in un futuro, che ci appartiene, del quale siamo protagonisti, nel quale possiamo scegliere individualmente e collettivamente? nel quale sogniamo o pensiamo un altro mondo, un mondo realmente altro da quello ricevuto in eredità? oppure il mondo che crediamo nostro concretamente non ci appartiene, e non ci apparterrà? oppure il mondo che abitiamo, e che molti altri abitano senza essere visibili ai nostri occhi, apparriene e apparterrà, in tutti i sensi, d'altri?
Cosa ci dicono dunque i racconti del nostro mondo, se pure questi racconti ci dicono, dell'appartenenza fondamentale alle sue logiche? cosa ci dice una nuova costituzione, esempio più alto della cosmovisione di un popolo che si fa testo, legge, racconto? cosa ci dicono i nuovi linguaggi, le nuove grammatiche così povere di sillabe delle sementi? cosa racconta un modo di fare architettura che coinvolge i cittadini nel progetto urbano? cosa ci racconta la riscoperta di una pratica così antropologicamente umana come quella del camminare e del viandare? cosa scopriamo nelle tanti voci, nelle tante lingue e vernacoli della poesia contemporanea?
Come sempre l'ambizione è che le molteplici risposte alle tante e affastellate domande finiscano per comporre un quadro, un'idea di risposta, frammentaria ma complessiva, ai dubbi, alle paure o alle speranze di un mondo che potrebbe benissimo chiedere di esserci, come benissimo potrebbe fare a meno di noi.
Buona lettura, buon ascolto, buona visione.
il booktrailer