Giuseppina Colicci, a cura di,
Suoni e storie ai piedi dei monti Ernici
Radici espressive e nuove prospettive
2024, € 25
Formato 14x19, 15 foto a colori, pp. 144
In offerta con il 5% di sconto
Ri-scoperta e ri-visitazione di un’importante eredità musicale per cui remote radici espressive alimentano nuove prospettive artistiche lungo un crinale in cui colto e popolare si confrontano e incontrano: è questo il senso più profondo del progetto culturale ricostruito nel volume da Giuseppina Colicci.
All’origine di tutto c’è una ricerca sul campo condotta negli anni Settanta del secolo scorso da Ivan Cavicchi e Liliana Bucciarelli in una vasta area ai piedi dei Monti Ernici, nel Lazio meridionale. In quell’ampio repertorio, che spaziava dai canti di questua alle musiche da ballo, si imbattono alcuni giovani musicisti di Alatri, Mattia Dell'Uomo e Simone Frezza, componenti del gruppo musicale I Trillanti, che ne traggono ulteriori stimoli per proseguire lungo la strada che avevano già intrapreso con il loro primo disco. Ma è solo grazie all’incontro con l’associazione Gottifredo, attiva da anni nella loro stessa città, che quell’aspirazione assume una forma compiuta, articolandosi nell’ambizioso progetto denominato Our Folksongs: ritornare sul campo per riprendere dalla viva voce dei pochi cantori superstiti parte di quei repertori per poi cimentarsi in prima persona in una loro rielaborazione e chiamare a fare altrettanto alcuni musicisti del Conservatorio di Frosinone che, coordinati da Antonio D’Antò e Luca Salvadori, hanno composto musiche originali ispirate a quelle sonorità.
Con una densa introduzione, i testi poetici dei brani con relative traduzioni, un significativo corredo fotografico e, nei tre CD allegati, le registrazioni del 1977, le nuove registrazioni sul campo de I Trillanti e le loro rivisitazioni in studio e, infine, le nuove composizioni ispirate da quei brani, eseguite dal Quintetto a fiati Koch
Ascolta Chi dice che Intignano non è bello
(dalle registrazioni di Cavicchi e Bucciarelli)
Tarcisio Tarquini, Il progetto Our Folksongs
Questa pubblicazione, un libro più tre CD, curato con la sua riconosciuta competenza dalla etnomusicologa Giuseppina Colicci, è il punto conclusivo di un lavoro di ricerca e rielaborazione di canti popolari dell’area di Alatri, un tempo definita “cuore” della Ciociaria, che presenta molteplici caratteri di novità e originalità.
Alatri, infatti, nonostante abbia avuto e abbia una ricca attività musicale e sia sede di un festival del folklore che ha superato il mezzo secolo di vita, ha iniziato piuttosto tardi ad affrontare con metodologia scientifica il suo repertorio di musiche di tradizione orale tanto che di esso non reca traccia neppure la raccolta più importante di musica popolare ciociara, quella di Luigi Colacicchi, ancora oggi punto di riferimento per questo tipo di studi[1].
Una sezione di canti popolari di Alatri, registrati nella zona di Intignano, in realtà, è presente nel volume di Ivan Cavicchi, Mo ci risento ‘ste voci antiche, (1992)[2] (le cui registrazioni lo studioso ci ha consentito di utilizzare per questa occasione) che, non a caso, come apprendiamo leggendo le pagine che seguono, ha costituito una suggestione potente per i giovani del gruppo de I Trillanti che si sono messi alla ricerca dei cantori e dei brani censiti in quel testo, e grazie a una continua, affettuosa, opera di interrogazione hanno ricostruito e arricchito i lineamenti di un mondo musicale ormai avviato alla scomparsa.
Dalle ricerche de I Trillanti e dal loro incontro con i Maestri Antonio D’Antò e Luca Salvadori è nato tutto il resto, come è descritto nel saggio introduttivo di questo volume, firmato dai due musicisti nella veste di curatori di Our Folksongs, un progetto che essi hanno guidato e portato alla conclusione con la passione e il rigore che ne caratterizzano l’elevata statura artistica e professionale.
Our Folksongs fa parte del progetto Coworking Gottifredo e, come gli altri svolti nello stesso ambito, si avvale del decisivo sostegno della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e del suo presidente il Professor Emmanuele Francesco Maria Emanuele.
Di tale progetto, che ha segnato l’attività e gli obiettivi dell’Associazione per alcuni anni fino a oggi, Our Folksongs mantiene i due elementi essenziali, la ricerca e produzione artistica da una parte, e la formazione dall’altra, passaggio importante quest’ultima perché il cosiddetto “know-how” acquisito possa diventare spendibile in altre ricerche e in altri prodotti.
Nel nostro metodo c’è sempre il rapporto con le istituzioni formative del territorio nel quale operiamo e non solo. In questo caso, oltre a due illustri specialisti del calibro di Maurizio Agamennone e Serena Facci dell’Università di Firenze e di Roma Tor Vergata, un ruolo significativo è stato rivestito dal Conservatorio Licinio Refice di Frosinone, con i docenti e gli studenti di composizione e con il CREA, il suo centro di elaborazione audiovisiva, all’interno del quale - e con il coinvolgimento dei suoi studenti - si sono svolte le sedute di registrazione del piccolo nucleo di canti popolari rielaborati dai Trillanti e delle dodici ricomposizioni eseguite dal quintetto di fiati Koch, diretto da Antonio D’Antò.
Possiamo affermare che abbiamo realizzato esattamente quanto avevamo progettato e secondo le modalità che a noi paiono necessarie per evitare che iniziative di questo valore restino un “unicum” sia pure esemplare. Ciò vuol dire che Our Folksongs merita di avere un seguito e che l’Associazione Gottifredo lavorerà perché questo seguito vi sia.
[1] L. Colacicchi, Canti popolari di Ciociaria, in G. Colicci S. Facci, Rosa di maggio. Le registrazioni di Luigi Colacicchi e Giorgio Nataletti in Ciociaria (1949-1950), Roma, Squilibri, 2018, pp.155-212.
[2] I. Cavicchi, Mo ci risento ‘ste voci antiche, Roma, Data News, 1992.
I 3 CD
CD1 I Trillanti, Sul campo e in studio
Sul campo
1 Saltarello e Valzer 1:45
2 Stornello 0:35
3 Macchiarola 1:53
4 Rosina Bella 2:18
5 Viveva con mia madre 3:22
6 La morte di Gesù 2:04
7 Stornello 0:20
8 A diciott’anni 2:17
9 La storia di Sant’Anna 7:54
10 Madonna della Civita 1:56
11 Saltarello agli ciufalitt 0:20
12 Oh peccator perché quaggiù m’offendi 3:11
13 Bonì Bonanno 1:14
In studio
14 I Trillanti, Rosina Bella 5:00
15 I Trillanti, La morte di Gesù 4:47
16 I Trillanti, Madonna della Civita 5:46
17 I Trillanti, Suite Ciociaria 7:31
18 I Trillanti, Oh peccator perché quaggiù m’offendi 5:07
19 I Trillanti, Bonì Bonanno 3:29
TOTALE 60,55 minuti
CD2 Quintetto Koch, Le ricomposizioni
1 Claudio Toldonato, Il racconto della memoria 6:12
2 Giuseppe Marinotti, Scherzo 7:36
3 Lorenzo Sorgi, Macchiarola 3:00
4 Andrea Rotondi, La storia della bella Rosina 5:00
5 Valentina Stumpo, Divertimento 4:45
6 Giorgio Astrei, Strill’enta voce 4:23
7 Cesare Marinacci, Stornello 7:18
8 Sandro Di Stefano, A diciott’anni 6:50
9 Michele Di Filippo, L’oro di Sant’Anna 7:22
10 Antonio Pace, Madonna della Civita 6:16
11 Luca Salvadori, Saltarello 5:35
12 Antonio D’Antò, My Folksong - Oh peccator perché 5: 28
TOTALE 67,85
CD 3 Le registrazioni di Ivan Cavicchi e Liliana Bucciarelli (1977)
1 Ballarella intignanese 1:45
2 Stornelli alatresi 5:54
3 Canto delle palme 5:10
4 Jammo pé Capodanno 3:57
5 Stornelli montagnoli 5:52
6 Canto di mietitura – Ci so’ venuto a mete 2:17
7 Ballarella paesana 1:43
8 Saltarello a pizzichetto 2:14 –
9 Saltarello di Tecchiena 2:42
10 Cesarina vecchia 2:08
11 La ciociara 1:44
12 Stornelli - Chi dice che Intignano non è bello, 7:50
13 Stornelli - Quando lu pecoraro va in Maremma 2:20
TOTALE 44,36
Fotogallery
Allieva di Diego Carpitella, Giuseppina Colicci ha condotto ricerche in Ciociaria, Sicilia e presso le comunità di emigrati italiani negli USA. Ha all’attivo numerose pubblicazioni e, per la nostra casa editrice, ha curato, assieme a Serena Facci, il volume Rosa di Maggio. Le registrazioni di Luigi Colacicchi e Giorgio Nataletti in Ciociaria (1949-1950).
Un ponte tra passato, presente e futuro, un modo per celebrare la propria identità e aprirsi al mondo Gaetano Menna, Mondo Agricolo
Innanzitutto il prezzo: un libro di 140 pagine e tre cd allegati per 20 euro sono un regalo. Poi il contenuto, proposto in maniera intelligente, chiara e illustrativa, sa far capire le facce differenti di una cultura e la sua permanenza nei suoni di oggi e di come quella permanenza riesca a illuminare e stimolare il nuovo Raffaello Carabini, Spettakolo.it
Questo lavoro, come suggerisce il sottotitolo, non mira soltanto al recupero delle tradizioni (attraverso registrazioni storiche sul campo, eseguite Ivan Cavicchi e Liliana Bucciarelli n3l 1977( CD 3); ma le rivitalizza attraverso delle riproposizioni eseguite dal Gruppo musicale dei Trillanti, sotto la guida di Mattia Dell’Uomo e Simone Frezza (CD 1), che sono riusciti a rintracciare e inglobare nelle loro esecuzioni alcuni dei musicisti storici e conferisce una dignità quasi classica a questi brani, attraverso l’esecuzione dei fiati del Quintetto Koch del Conservatorio di Frosinone, sotto la guida di Antonio D’Anto’ e di Luca Salvadori (CD 2) Andrea Trevaini, Buscadero
Ben tre CD a documentazione, ognuno con struttura, intenti e contenuti diversi, la triade assieme come presidio e raccordo ragionato per capire le ragioni d'essere della musica di una comunità del territorio profondo italiano, l'alatrino, cuore della Ciociaria, che continua a dare segni di vita. C'è voluto il concorso di molte energie e la scaturigine del tutto va rintracciata nei preziosi anni Settanta (...) Bella vertigine culturale di decenni: perfettamente inquadrata nei saggi contenuti nel testo Guido Festinese, Alias-Il manifesto